La libera professione di avvocato, come tante altre, deve continuamente aggiornarsi per restare al passo con i tempi. Sulla linea dell’evoluzione e dell’adattamento alle mutate necessità della società odierna, si inserisce la cosiddetta riforma delle specializzazioni forensi, ormai vicina a diventare operativa e quindi produttiva di effetti. Vediamo allora più da vicino la nuova figura dell’avvocato condominialista, secondo le indicazioni che emergono dalla citata riforma.
Avvocato condominialista: il nuovo contesto normativo di riferimento
Come anticipato, sono in vista importanti novità per tutti coloro che sono avvocati o che vogliono diventarlo. Infatti il decreto del Guardasigilli – ovvero il Ministro della Giustizia -, inerente un regolamento di modifica al D.M. n.144 del 2015 in materia di avvocati specialisti, è stato valutato positivamente dal Consiglio di Stato. In virtù di tale parere favorevole, il decreto – a seguito della firma del Ministro Bonafede – sarà a breve pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per divenire di fatto operativo.
Il Consiglio di Stato, lo ha accolto con favore dopo aver ravvisato una situazione non congrua in tema di rapporti tra offerta dei servizi legali e domanda degli stessi. L’esigenza è insomma quella di avere professionisti del diritto davvero al passo con i tempi e sempre più calibrati rispetto alle esigenze dei privati cittadini e delle imprese. Pertanto, specializzazione della professione e qualità del servizio professionale offerto sono fattori che vanno di pari passo.
Il Consiglio di Stato ha dunque fatto luce su una situazione concreta, in cui la suddivisione delle specializzazioni in ambito forense, è da considerarsi “irragionevole ed arbitraria nonché illogicamente omissiva di determinate discipline giuridiche ” (queste le parole usate dal tale giudice amministrativo), tanto da esigere un’immediata riforma, come appunto quella in procinto di diventare operativa: con essa, infatti, è stato introdotto un nuovo schema formato da tre macro-aree (civile, penale ed amministrativa) e specifici indirizzi di specializzazione per ciascuna di esse.
L’avvocato condominialista: un ruolo trasversale
Per quanto attiene alla macro area del diritto civile, da tale decreto sono individuati moltissimi indirizzi di specializzazione al fine di dettagliare tutti i vari settori in cui un avvocato civilista può essere di fatto “specialista”: solo per citarne alcuni, tra essi troviamo – ad esempio – il diritto dei contratti, il diritto societario, il diritto della responsabilità civile, il diritto bancario, ecc. Ma soprattutto, per ciò che qui interessa, troviamo l’indirizzo rappresentato dai “diritti reali, condominio e locazioni“.
Tale settore appare come quello peculiare dell’avvocato condominialista, che ovviamente deve ben conoscere tematiche come quelle legate alle liti condominiali e ai diritti reali, in modo da poter offrire adeguata assistenza legale ai condomini. Tuttavia, ridurre le competenze richieste ad un buon avvocato condominialista a quanto sopra elencato (ovvero “diritti reali, condominio e locazioni”), appare assai limitante. Infatti, se ci domandiamo qual è il ruolo e la funzione di un avvocato condominialista, non possiamo non ricordare che tale figura deve o dovrebbe ben conoscere anche altri settori del diritto legati anch’essi al settore condominio, come quelli riconducibili alle normative in ambito edilizia o urbanistica, oppure alle leggi in tema di ambiente. Non meno rilevante è che l’avvocato condominialista abbia competenze anche in materia penale, dato che non è raro che in questo ambito sia commesso un reato.
Insomma, così come l’amministratore di condominio deve avere competenze trasversali a causa delle funzioni che svolge, analogamente è auspicabile che un buon avvocato condominialista abbia competenze più estese e comunque che prescindono dal formale elenco contenuto nel decreto citato. Concludendo, se è vero che la riforma delle specializzazioni forensi è sicuramente positiva, resta comunque la realtà pratica a stabilire quali sono gli avvocati condominialisti più validi, ovvero quelli più formati e specializzati in più campi.
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