Pensioni ultima ora: modifica Riforma Fornero dal 2021, parla la Puglisi
Pensioni ultima ora: il Sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel governo Conte II Francesca Pugliasi sulle mosse dell’esecutivo
Pensioni ultima ora: il sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali del governo Conte II ha affrontato il tema pensionistico ed in un certo senso ha anticipato le mosse dell’esecutivo in prossimità del confronto con le parti sociali.
Pensioni ultima ora, Puglisi: sconfiggere le disuguaglianze
In questo articolo in cui abbiamo riferito delle posizioni del leader della Cgil Maurizio Landini sono citati i due prossimi appuntamenti, previsti entrambi entro fine gennaio: 17 gennaio e 27 gennaio 2020. Le parole di Francesca Puglisi nella sua dichiarazione rilasciata all’Agenzia Dire. “Obiettivo del governo – ha affermato il sottosegretario – è sconfiggere le profonde diseguaglianze, il cuneo fiscale è la prima misura concreta inserita in legge di bilancio”.
“Vogliamo tagliare il cuneo nel lato lavoro per i redditi medio bassi ma vogliamo includere anche il ceto medio, ovvero quelle persone che hanno un reddito fino ai 35mila euro”. Si tratta di una riforma “complessiva che stiamo portando avanti, il grande lavoro su questo campo spetta al Mef”.
Puglisi: rivedere la Fornero con forme di flessibilità in uscita
Pensioni ultima ora – La revisione della riforma Fornero se non il suo superamento è tra i principali propositi del governo. Come già preannunciato dal ministro Catalfo sarà quella la direzione di marcia. Ecco la conferma nelle parole di Puglisi: “una volta terminata la sperimentazione di Quota 100 nel 2021 vogliamo rivedere la Fornero prevedendo forme di flessibilità in uscita. Chi ha iniziato a lavorare nel 1996 andrà già in pensione con un metodo pienamente contributivo, quindi è auspicabile prevedere forme flessibili in uscita”. Infine da parte del sottosegretario è arrivata una sorta di stoccata al governo Francese: “Questo governo si è dato un metodo: non siamo la Francia di Macron. Ogni riforma o provvedimento lo discutiamo ascoltando prima gli organi datoriali e i sindacati”. “Perché – ha concluso Puglisi – credo che sia il giusto modo per lavorare e mantenere un alto livello di coesione sociale in Italia che è necessaria per lo sviluppo del Paese”.
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