Il ticket sanitario potrebbe presto essere modificato su iniziativa del governo: ad annunciarlo direttamente il ministro della Sanità Roberto Speranza qualche giorno fa. La riforma consisterebbe nella sua modulazione in base alle fasce di reddito: in pratica, chi guadagna di meno paga di meno.
Ticket sanitario: cosa ha detto il ministro Speranza?
Ospite della trasmissione della mattina di La7 Coffee Break, a proposito di ticket sanitario, il ministro Speranza ha dichiarato di essere favorevole a un bilanciamento del balzello modulato sul reddito e, nello specifico, di essere d’accordo con “un bilanciamento a favore dei ceti sociali più deboli”. Oggi, ha continuato sul punto Speranza, “una prestazione sanitaria viene pagata in ugual modo sia da un miliardario sia da chi ha difficoltà economiche. Io voglio dare una mano ai redditi più bassi, consentendo di pagare un ticket inferiore rispetto a chi se lo può permettere perché magari guadagna 100 mila euro l’anno”.
La riduzione della tassazione sanitaria è una questione che il ministro ha particolarmente a cuore: è stato lui a proporre l’abolizione del Superticket di 10 euro sulle prestazioni specialistiche l’autunno scorso. L’eliminazione dell’imposta è poi stata inserita tra le righe della Legge di Bilancio per il 2020: il Superticket sparirà a partire dal prossimo settembre.
Il Patto per la salute
Il principio della riforma si può riassumere nella formula “chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”, come a più riprese è stato affermato dallo stesso Speranza. Il medesimo indirizzo, cioè quello di “una maggiore equità nell’accesso dei cittadini all’assistenza sanitaria attraverso una revisione della disciplina di partecipazione alla spesa sanitaria da parte loro”, vorrebbe essere la base di partenza anche del cosiddetto Patto per la Salute.
In pratica, il piano del ministero sulla riorganizzazione e il potenziamento dei servizi sanitari inaugurato con l’insediamento del governo giallorosso. In programma, come affermato a fine anno dal viceministro Pierpaolo Sileri, la risoluzione di questioni importanti come il contratto della sanità privata e la definizione di modelli innovativi di gestione dei malati cronici a domicilio. Tra gli obiettivi del Patto adesso sembra essersi aggiunta ufficialmente anche la rimodulazione del ticket in base al reddito.
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