Bonus idrico Arera 2020: aumentano i soldi alle famiglie. I requisiti
Bonus idrico Arera 2020: l’agevolazione è stata potenziata ed estesa anche a chi beneficia del Reddito e della Pensione di cittadinanza
Bonus idrico Arera 2020: l’agevolazione è stata potenziata ed estesa anche a chi beneficia del Reddito e della Pensione di cittadinanza (come già accade per luce e gas).
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Bonus idrico: chi ne ha diritto
Come si legge sul sito dell’Arera, hanno diritto al bonus idrico gli utenti diretti (titolari di fornitura ad uso domestico residente) e indiretti (coloro che utilizzano una fornitura intestata a un’utenza condominiale) che fanno parte di un nucleo familiare con Isee non superiore agli 8.265 euro o di un nucleo con Isee non superiore ai 20mila euro e almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa). Dal 2020 possono fare richiesta anche coloro che beneficiano di Reddito e Pensione di Cittadinanza ma soltanto se hanno un Isee non superiore agli 8.265 euro.
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Come si richiede?
Oltre a compilare l’apposito modulo, reperibile sulla pagina dedicata del sito dell’Arera, per presentare la domanda relativa al bonus idrico al proprio comune di residenza, anche tramite Caf, bisognerà munirsi di un documento d’identità, di un’attestazione Isee in corso di validità, di un’attestazione che contenga tutti i dati dei componenti del nucleo ed eventualmente di un’attestazione per il riconoscimento dello status di “famiglia numerosa” e di una delega. Inoltre, si dovrà essere in grado di indicare il codice fornitura e il nominativo del gestore idrico (non è obbligatorio ma comunque consigliato indicarli nel caso degli utenti indiretti): entrambe le informazioni sono reperibili in bolletta.
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A quanto ammonta il bonus idrico?
Per rispondere a questa domanda è opportuno citare quanto riportato sempre sul portale dell’Arera: “Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente. Tale quantità è stata individuata dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016 come quella minima necessaria per assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona. Il bonus garantirà, ad esempio, ad una famiglia di 4 persone di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all’anno. La tariffa agevolata applicata dal gestore non è unica a livello nazionale, quindi per individuare quale sia il corrispettivo (tariffa agevolata) che deve essere applicato ai 18,25 metri cubi e conoscere il valore del bonus, l’utente potrà consultare il sito del proprio gestore su cui saranno pubblicate le informazioni relative alla tariffa agevolata applicata e calcolare l’importo del bonus acqua a cui ha diritto”.
Da precisare, infine, come per l’ultimo anno il bonus sarà riconosciuto per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di inizio dell’agevolazione. Infatti, dal 2021, gli aventi diritto se lo vedranno riconosciuto automaticamente: direttamente in bolletta per gli utenti diretti e in un’unica soluzione (bonifico, assegno ecc… a seconda del gestore) per gli utenti indiretti.
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