La guerra è finita: trama e anticipazioni seconda puntata stasera 20/1
La guerra è finita: la trama e le anticipazioni della seconda puntata che andrà in onda stasera 20 gennaio 2020 su Rai 1.
La prima serata del lunedì si apre all’insegna delle grandi storie e momenti di pura commozione con La guerra è finita. La fortunata serie televisiva, in onda oggi 20 gennaio 2020 dalle 21.25 su Rai 1, approda alla sua seconda puntata dopo il promettente esordio della settimana scorsa con oltre quattro milioni e settecentomila spettatori.
La fiction, diretta dal regista Michele Soavi e ideata da Sandro Petraglia, torna a raccontare le esistenze di un gruppo di adulti e bambini sopravvissuti agli orrori dell’Olocausto e alle prese con una realtà drammaticamente diversa da quella sperimentata prima della guerra. Ma vediamo quali ostacoli dovranno superare questa volta i protagonisti de La guerra è finita!
La guerra è finita: trama e anticipazioni seconda puntata stasera 20/1
La guerra è finita ma le difficoltà per i ragazzi che alloggiano nella tenuta Terenzi continuano. Infatti i proprietari della villa decidono di revocare la concessione dell’immobile per trasformarlo in un’azienda agricola. A questo punto Giulia cerca di dissuadere la marchesa dal progetto e nel frattempo Davide parte alla volta di Milano per parlare con una donna che potrebbe avere informazioni importanti sulla moglie e suo piccolo. Successivamente l’uomo si reca nell’ex campo di concentramento di Mauthausen dove apprende una tragica verità: Enrica è morta.
Distrutto dalla drammatica notizia, il vedovo torna in patria ma portando con sé la dolce Ninnina, bambina italiana di circa quattro anni, figlia di una prigioniera che, con la speranza di salvare la sua adorata creatura da un nefasto destino, durante uno spostamento da un lager all’altro ha affidato la piccola a dei contadini austriaci. Intanto nella residenza occupata iniziano a nascere le prime amicizie e coinvolgimenti emotivi che restituiscono al gruppo dei sopravvissuti una parvenza di normalità dopo le atrocità sperimentate in passato.
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