Il fascicolo elettronico del cittadino diventa sempre più realtà. Il primo step passa per lo Spid, il Pin Unico che consentirà ai cittadini di accedere a tutti i servizi offerti dal Ministero del Lavoro, a partire dalla seconda settimana di marzo. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che ha poi parlato anche di fascicolo elettronico del cittadino, ovvero una sorta di curriculum digitale comprensivo di tutte le informazioni sul soggetto (competenze, formazione, esperienze), che dovrebbe facilitare l’ingresso del soggetto nel mondo del lavoro.
Fascicolo elettronico del cittadino: cos’è e a cosa serve
“Stiamo lavorando con la ministra Pisano al fascicolo elettronico del cittadino”, ha affermato Catalfo, “che parte dall’identità digitale, racchiudendo tutto ciò che riguarda il cittadino: le competenze, il percorso lavorativo, i servizi sociali, fino alla pensione”. Oltre ai dati anagrafici, questo fascicolo digitale includerà anche le informazioni sulle esperienze formative e professionali del soggetto. E questo favorirà ulteriormente la digitalizzazione.
All’interno del fascicolo elettronico, spiega il ministro Catalfo “ci sarebbero le informazioni che riguardano il percorso scolastico, le certificazioni delle competenze acquisite in ambito formale e informale”, senza dimenticare quelle lavorative e previdenziali. Un accesso unico che “potrà essere usato dal cittadino, in un’ottica di semplificazione, dalle imprese e dagli operatori, ovviamente con grado di accesso ai dati, per migliorare anche l’inserimento nel mondo del lavoro, collegandoci anche alla piattaforma a cui stiamo lavorando con Pisano e Anpal per l’incrocio di domanda e offerta di lavoro”.
Obiettivo digitalizzazione
In un recente post su Facebook dove si parla di digitalizzazione, Catalfo ha affermato che “la trasformazione in campo digitale è importantissima in tutti gli ambiti della Pubblica Amministrazione. Solo così possiamo offrire un servizio migliore al cittadino e avere uno Stato sempre più vicino ai cittadini”. Da qui l’obiettivo di un unico sistema di identità digitale che nei prossimi mesi (a partire dalla seconda settimana di marzo, renderà tutti i servizi del Ministero del Lavoro accessibili tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale. E questo dovrebbe essere solo il primo mattone che porterà poi alla elaborazione di un fascicolo elettronico del cittadino, che agevoli l’ingresso nel mondo occupazionale, secondo l’ottica del ministro.
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