Starlink, le costellazioni di satelliti potrebbero essere illegali

Starlink, le megacostellazioni di satelliti di Space X potrebbero essere illegali secondo le norme federali sull’ambiente.

Starlink, le costellazioni di satelliti potrebbero essere illegali
Starlink, le costellazioni di satelliti potrebbero essere illegali

Starlink è un progetto sviluppato dall’agenzia aerospaziale americana Space X il cui scopo è quello di fornire una connessione internet super veloce e gratuita in tutto il mondo. Esso si basa sul dispiegamento di una “costellazione” di migliaia di satelliti per telecomunicazioni posizionati nell’orbita bassa.

Già nel 2018 sono stati lanciati due prototipi ed il dispiegamento degli altri satelliti è iniziato nel 2019; il servizio sarebbe stato disponibile (secondo le previsioni) nell’arco di quest’anno. Space X allo scopo del raggiungimento di tale obiettivo ha previsto di mantenere operativi nel tempo più 12.000 satelliti posizionati nell’orbita bassa terrestre, con almeno 1.600 di questi nei primi anni di attività.

La FCC avrebbe violato una legge sull’ambiente acconsentendo al progetto di Space X

L’agenzia americana che ha concesso a Space X il lancio della megacostellazione Starlink, la Federal Communications Commission, avrebbe però violato le leggi federali sull’ambiente.

“L’arrivo di un numero così elevato di satelliti potrebbe cambiare il nostro rapporto e la nostra connessione con l’universo” afferma Ruskin Hartley, direttore esecutivo dell’associazione internazionale no-profit Dark Sky.

Un nuovo articolo che verrà pubblicato sulla rivista Vanderbilt Journal of Entertainment and Technology Law sostiene che la FCC, l’agenzia che ha concesso le licenze al progetto Starlink, avrebbe dovuto valutare l’impatto che questo progetto avrebbe avuto sul cielo notturno, prima di acconsentire al lancio della rete di satelliti.

L’autore dell’articolo Ramon Ryan, uno studente di giurisprudenza alla Vanderbilt University, ci tiene a rassicurare gli astronomi di tutto il mondo: “Gli astronomi stanno avendo molti problemi e pensano di non poter fare nulla sul piano legale, ma c’è una legge, la National Enviromental Policy Act (NEPA) che impone alle agenzie federali di esaminare attentamente le loro azioni. La mancata valutazione da parte della FCC di questi progetti commerciali viola proprio quest’ultima legge e quindi, in senso stretto, avrebbe agito illegalmente”

In questo caso la FCC potrebbe essere citata in giudizio e perdendo verrebbero bloccati i successivi lanci di megacostellazioni finché non sarà effettuata un’adeguata revisione al progetto.

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La battaglia tra Starlink e il cielo notturno

A perdere la battaglia in questo caso è il cielo perché le prossime megacostellazioni di satelliti, progettate per coprire l’orbita terrestre di veicoli spaziali, rischiano di riempire il firmamento di migliaia di puntini luminosi che si muovono, cambiando per sempre la visione che abbiamo del cosmo ed a rimetterci siamo noi, astronomi e persone comuni, che godiamo della bellezza naturale di ciò che giace sopra le nostre teste.

C’è da dire infatti che le agenzie federali come la FCC hanno il potere di escludere la “NEPA” se viene concesso al progetto una “esclusione categorica” per alcune o per tutte le attività correlate allo svolgimento di quest’ultimo. La FCC ha un’esclusiva categorica dal 1986 per quasi tutte le sue attività, inclusi i progetti spaziali. Perfino la NASA ha dovuto condurre delle valutazioni per effetto della NEPA prima di approvare determinati progetti.

“Ci sono altre agenzie che usano questa norma, ma non credevo che ce ne fosse una che ne faccia un uso così ampio” afferma Kevin Bell, consulente del Public Employees for Enviromental Responsability (PEER), organizzazione no-profit dedicata alle questioni relative all’ambiente, “Quella dell’esclusione categorica è una norma concepita in un epoca antecedente all’ottica dell’esplorazione spaziale su larga scala e dovrebbe essere cambiata”.

Conclude Ramon Ryan: “La sola SpaceX è stata autorizzata dalla FCC a lanciare 12.000 satelliti nella sua costellazione di Starlink nei prossimi anni, superando di gran lunga il numero attuale di circa 1500 satelliti attivi in orbita, e la società ne ha in programma altri 30.000. Ha già lanciato circa 180 satelliti Starlink, con altri 1500 in programma per il 2020. Considerando i timori per l’impatto dei satelliti sul cielo notturno, vedo improbabile che questa esclusione categorica regga in un tribunale”.

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