Modifica motorino: perché è illegale e quali parti si possono cambiare

Pubblicato il 23 Gennaio 2020 alle 11:00 Autore: Claudio Garau

Modifica motorino o ciclomotore: perchè è illegale e quali sono le caratteristiche tecniche del mezzo che vanno per legge rispettate? Le sanzioni.

Modifica motorino perché è illegale e quali parti si possono cambiare
Modifica motorino: perché è illegale e quali parti si possono cambiare

Specialmente quando si è molto giovani e non si ha ancora l’età o la possibilità economica di acquistare una automobile, l’idea di fare una modifica al motorino, in modo da farlo andare più veloce e renderlo più potente, è assai frequente nella mente di molti guidatori di mezzi a due ruote. Ma è legale “truccare” il motorino per far vedere all’amico quanto si è abili e coraggiosi alla guida? e quali sono le eventuali sanzioni? Vediamolo.

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Modifica motorino: una pratica scorretta che non rispetta il Codice della Strada

In verità, la modifica al motorino era assai diffusa negli anni ottanta e novanta, mentre oggi i giovani hanno probabilmente meno voglia di sporcarsi le mani e imparare alcuni aspetti tecnici, che è necessario conoscere per effettuare autonome modifiche ad un mezzo a motore. I rischi però sussistono tuttora, per chi è appassionato e ama smanettare tra ingranaggi e circuiti.

La legge, o meglio il Codice della Strada, ci chiarisce che cos’è in concreto un motorino, ovvero un ciclomotore a due o tre ruote, attraverso l’indicazione di specifiche caratteristiche di potenza e velocità: motore di cilindrata non superiore a 50 cc se a combustione interna o a 4kW se elettrico con capacità di raggiungere una velocità massima pari a 45 km/h. Se un ciclomotore/motorino non rispetta entrambe le caratteristiche “di costruzione”, le ipotesi possono essere soltanto due: o è un “motoveicolo” (e quindi un mezzo superiore per velocità e potenza), oppure è un motorino truccato, ovvero un mezzo con modifica per migliorare le prestazioni.

Pertanto, alterare il motorino con modifiche e miglioramenti vari costituisce sicuramente una violazione dei requisiti tassativi fissati dal CdS. In altre parole, se il Codice impone che un mezzo debba avere certe caratteristiche – e non altre e superiori – per essere ritenuto un motorino, significa che è vietato sia fabbricarlo oltre i limiti, sia modificarlo successivamente. Ed è vietato anche guidare un motorino truccato, di conseguenza. Ma quali sono, in concreto, le sanzioni previste in caso di modifiche?

Quali sanzioni in caso di motorino truccato?

Per capire quali sono i rischi concreti in caso di modifica al motorino, è sufficiente leggere le disposizioni in merito, incluse nel CdS. Schematicamente ecco le possibili sanzioni:

  • chi produce, fabbrica o commercializza un ciclomotore alterato rischia una sanzione amministrativa in denaro (senza alcun sconto) oscillante tra un minimo di 1.062 euro ad un massimo di 4.250 euro, oltre alla confisca definitiva del veicolo con modifica;
  • chi, dopo aver acquistato il motorino, lo modifica arbitrariamente, alterando i requisiti previsti dal Cds, in modo da renderlo più potente e veloce dei limiti consentiti, rischia una multa compresa tra 828 euro e 3.313 euro (senza alcun sconto) e la confisca definitiva del mezzo;
  • chi invece viene sorpreso alla guida del mezzo cui è stata apposta la modifica, rischia di pagare tra i 413 e i 1.656 euro di sanzione pecuniaria, cui si aggiunge il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni. In questo particolare caso, il legislatore è però in qualche modo più “indulgente”, dato che è ammesso lo sconto del 30% nel caso in cui il pagamento avvenga entro cinque giorni dalla data di contestazione o notifica del verbale di multa;
  • ben più grave il rischio per i genitori, se è un minorenne ad esser sorpreso alla guida di un mezzo truccato: Infatti saranno loro i soggetti obbligati al pagamento. Sommando tutte le varie sanzioni previste in queste circostanze (tra cui non solo quella per guida con motorino truccato, ma anche quella per non aver impedito al figlio di guidare il mezzo e quella prevista in caso di età inferiore ai 16 anni), il rischio concreto è che i genitori si trovino a dover pagare addirittura più di 6.400 euro;

Concludendo, due considerazioni finali. La prima riguarda l’assicurazione: in ipotesi di incidente stradale provocato da mezzo modificato, la compagnia assicurativa potrebbe avvalersi del diritto di rivalsa. In pratica, non scatterebbe alcun risarcimento anche se non è stato il figlio a causare l’incidente: anzi il risarcimento andrebbe pagato dal genitore alla compagnia stessa.

La seconda considerazione riguarda la domanda posta nel titolo iniziale: quali parti del motorino si possono cambiare? Ebbene, la risposta – in base a quanto visto sopra – è agevole: può essere cambiato ogni componente, a patto che si resti nell’ambito delle prescrizioni sulle caratteristiche del mezzo, contenute nel Cds, e in particolare in quelle inerenti potenza e velocità massime del motorino.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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