Mercato tutelato bollette luce e gas: anticipo termine al 2021, per chi?
Mercato tutelato per le bollette luce e gas: addio anticipato? Ecco per chi, come riporta la proposta in un emendamento targato PD-M5S.
Per le piccole imprese l’addio al mercato tutelato per le bollette luce e gas potrebbe essere anticipato all’inizio del 2021. La proposta è contenuta in un emendamento targato M5S-PD, che prevede l’anticipo di un anno del termine del mercato tutelato per luce e gas per le piccole imprese, mentre per le microimprese e i clienti domestici resterebbe inalterato il via al 1° gennaio 2022. Nell’emendamento si precisa anche che l’Arera dovrà adottare un “servizio a tutela graduale per i clienti finali” che si trovano sprovvisti di fornitore di energia elettrica, senza dimenticare “specifiche misure per prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni delle condizioni di fornitura a tutela di tali clienti”. L’anticipo al 1° gennaio 2021 anche per clienti domestici e imprese è stato invece proposto in un altro emendamento di Forza Italia.
Bollette luce e gas: addio al mercato tutelato, tra slittamenti e anticipazioni
Dopotutto va ricordato che la deadline originaria per l’accesso al mercato libero e l’addio a quello tutelato era fissato per luglio 2020, ma nel decreto Milleproroghe si è deciso per lo slittamento al 1° gennaio 2022. Troppo carente la campagna informativa e molti utenti sono ancora sotto il mercato tutelato: il rischio era quello di fare le corse all’ultimo minuto, ma c’è anche da denunciare una scarsa chiarezza sul destino degli utenti che alla data in oggetto non avrebbero fatto alcuna scelta.
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Bollette luce e gas: necessaria informativa sul mercato libero
Il mercato libero è stato introdotto in Italia nel luglio 2007: da quella data ciascun fornitore può immettersi sul mercato e allo stesso modo gli utenti possono scegliere qualsiasi fornitore. Tuttavia da quell’anno a oggi le cose non sono cambiate come si pensava e a oggi sono ancora molte le utenze che devono passare dal mercato tutelato a quello libero, anche a causa di una scarsa informativa ai cittadini. Certo è che se l’emendamento dovesse passare, dovrebbe attuarsi anche una massiccia campagna di comunicazione a riguardo e l’interesse dei cittadini che non hanno mai sentito nulla a riguardo o hanno percepito qualcosina di parziale potrebbe crescere. Anche perché la scadenza, nonostante lo slittamento, si avvicina e volenti o nolenti bisognerà conoscere, informarsi e quindi agire.
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