Pagamenti online Italia: conto corrente, carta prepagata e Paypal

Pubblicato il 24 Gennaio 2020 alle 12:38 Autore: Guglielmo Sano

Pagamenti online Italia: quali sono gli strumenti più utilizzati dagli italiani? Le carte di credito e quelle prepagate sono in cima alle preferenze

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Pagamenti online Italia: conto corrente, carta prepagata e Paypal

Pagamenti online Italia: quali sono gli strumenti più utilizzati dagli italiani? Le carte di credito e quelle prepagate sono, come è facile aspettarsi, in cima alle preferenze seguiti a stretto giro da Paypal (mentre cominciano a farsi spazio anche altre piattaforme).

Pagamenti online: carte di credito e prepagate

Pagamenti online o in negozi fisici non importa: carte di credito e prepagate sono gli strumenti più utilizzati in assoluto dagli italiani. Non c’è da stupirsi visto che sono facili da “trasportare” oltre che da usare, inoltre, con la diffusione dell’e-commerce e quindi dei rischi ad esso connessi (clonazione della carta e utilizzo da parte di terzi), sono ormai dotate di protocolli di sicurezza sempre più efficaci.

Basti pensare al fatto che, quando si effettua una transazione online, nella grande maggioranza dei casi si deve inserire il CVV, il codice di tre cifre posto sul retro della carta, e una serie numerica temporanea da richiedere sul momento (tramite l’app per smartphone del proprio istituto di credito, per esempio). Oramai anche per usare la PostePay, che è una semplice carta prepagata cioè non è collegata a un conto corrente, è necessario inserire un codice monouso, oltre al fatto che ad ogni acquisto online si riceve un sms di notifica, proprio per monitorare gli usi impropri della propria carta.

Paypal e gli e-wallet

Paypal è un’ottima alternativa per chi sceglie di acquistare online: la piattaforma serve da tramite tra il proprio conto corrente o la propria carta prepagata e il sito dove si intende acquistare, fornendo un’ulteriore grado di sicurezza. In pratica, si possono collegare a Paypal tutte le proprie carte, scegliendo poi da quale usare di volta in volta, e pagare inserendo semplicemente le proprie credenziali (dunque niente codice della carta, niente CVV etc.) o, addirittura, solo la propria impronta digitale, se si paga tramite smartphone dotato di TouchID.

Si parla di un vero e proprio e-wallet – un portafoglio virtuale, insomma, sul quale è possibile depositare delle cifre di denaro (tradizionalmente gli utenti si “lamentano” del costo delle commissioni) – anche se l’utilizzo principale è pur sempre quello di tramite. Sulla scorta di Paypal stanno diventando sempre più popolari anche altre piattaforme che offrono un servizio simile come Apple Pay e Google Pay.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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