Caricabatterie smartphone 2020: metà non sono sicuri, ecco i modelli
Caricabatterie smartphone sono pericolosi? Una rivista francese ne ha analizzato alcuni, scoprendo alcuni rischi per certi modelli. Ecco quali.
Sul mercato esistono caricabatterie smartphone di qualità e altri modelli che invece risultano difettosi se non addirittura pericolosi. Ad analizzarli è stata la rivista francese Que Choisir, in un’indagine riportata da Il Salvagente, in cui ci troviamo di fronte a 20 modelli testati, commercializzati a un prezzo che varia da 1 a 35 euro. Ed è stato proprio il prezzo economico di alcuni questi modelli a far drizzare le antenne e cercare di capire un po’ di più sul livello di sicurezza di questi apparecchi. La classificazione è ripartita in 4 gruppi: sicuri, piccoli difetti, gravi errori di progettazione e decisamente pericolosi. I parametri di valutazione sono da ricercarsi nella direttiva Bassa Tensione e nella normativa europea NF EN 60950-1.
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Caricabatterie smartphone sicuri 2020: ecco quali sono
Partiamo dai modelli sicuri: il magazine francese ne ha elencati 4 che spiccano su diversi fattori, come la tensione, la frequenza, l’intensità di corrente, il modello, la marcatura CE, l’uso interno, l’informativa, l’etichettatura, la documentazione e la sicurezza in generale. Si tratta di modelli che hanno superato i relativi test e il prezzo sul mercato (fatta eccezione per il modello Samsung) è anche per le tasche meno piene. I 4 modelli sono i seguenti:
- Tekmee 40.448.254;
- Essentiel B 8003310;
- Homeday X-Pert 370324;
- Samsung EP-TA20EWE.
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5 modelli con piccoli difetti
Nel gruppo dei “piccoli difetti” troviamo 5 modelli (tra cui un Apple) che non denotano elementi di pericolo, piuttosto una carenza sugli adempimenti di etichettatura, con una mancata comprensione dei simboli, in particolar modo di quelli relativi all’utilizzo di questi apparecchi. I 5 modelli con piccoli difetti risultano essere i seguenti:
- Maxxter Act-U1AC2-02V2;
- Apple AR1400;
- Re-Load RL-CH-W2P0524-R;
- Goobay 73274;
- Selecline 87040 / TC3A842A.
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Modelli con gravi errori di progettazione
Passiamo ora nel “lato oscuro” della classifica, dove troviamo ben 11 modelli. Tre di questi si trovano nel Gruppo 3, dedicato ai modelli con “gravi errori di progettazione”. Tali apparecchi possono risultare rischiosi visti i gravi difetti di fabbricazione. La rivista francese cita l’insufficiente saldatura dei fili di alimentazione a bassa tensione sul circuito stampato, non rispondente ai criteri di sicurezza standard. Insomma, si tratta di modelli di cui Que Choisir invita ad allontanare il prima possibile da se stessi e dai propri smartphone. Eccoli elencati di seguito:
- Hoé P.K.0504 / LY-SA20;
- Temium 4279441;
- Deposito Elettro 937554.
I caricabatterie smartphone decisamente pericolosi
Veniamo ora a quei caricabatterie classificati come decisamente pericolosi tanto che, citando la rivista, “è molto preoccupante trovarli sul mercato”. Ci sono problemi di etichettatura, ma anche gravi difetti di fabbricazione, con un fissaggio errato dei cavi a bassa tensione, un’insufficienza nella tensione di isolamento, una protezione interna da cortocircuiti e sovraccarichi energetici assenti. I rischi più frequenti sono quelli di incendio, mentre la maggior parte di questi modelli è accomunata anche da una preoccupante fragilità. Ecco dunque i caricatori dei quali, se li abbiamo, è meglio disfarsene subito secondo il magazine transalpino.
- Zinniaya XD35704;
- A1400;
- Comomingo XD35703;
- Comomingo AR-600;
- Joja XBA014 / YHC 10-67;
- EP-TA202EWE;
- ATA-U90EWE;
- AR-600.
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