La tragedia ieri, domenica 26 gennaio 2020, la notizia che ha sconvolto il mondo della NBA, del basket tutto, degli appassionati sportivi, ma anche di quelli che lo sport non lo masticano tanto. Kobe Bryant è morto. E sulle bocche di tutti si è generata una smorfia. È stato un incidente di elicottero, precipitato a Los Angeles (in zona Calabasas) è precipitato, ha preso fuoco, 9 morti in tutto, pilota compreso. C’è riservatezza sulle vittime, ma Kobe Bryant e la figlia Gianna (13 anni) sono nomi altisonanti. Da TMZ la notizia ha fatto in breve tempo il giro del mondo, ma sulle prime si pensava fosse una fake news e si era alla ricerca di conferme. Conferme che alla fine sono purtroppo arrivate: 9 morti per un incidente sul quale si devono ancora stabilire le cause.
Kobe Bryant è morto: la ricostruzione
Non è ancora noto cosa sia successo e quali siano state le cause effettive dell’incidente. Per quel che si sa, Kobe Bryant, la figlia Gianna, il pilota e altre 6 persone erano a bordo dell’elicottero che, una volta in volo, è precipitato prendendo fuoco e rendendo praticamente inutili i soccorsi. Gli spostamenti in elicottero non rappresentavano una novità per Bryant, che era solito spostarsi con un Sikorsky S-76 quando giocava con i Lakers.
Nelle ultime ore molta gente si è avvicinata al luogo dell’incidente, rendendo però difficile la prosecuzione delle indagini da parte della polizia. Proprio la polizia ha reso noto che nella mattinata di ieri le condizioni meteo a Los Angeles non erano eccellenti sotto l’aspetto della visibilità, tanto che gli elicotteri della polizia non hanno preso il volo per precauzione. La mancata visibilità può dunque essere stato un fattore che ha causato l’incidente. Alex Villanueva, che si sta occupando direttamente delle indagini, ha affermato che ci sarà bisogno di un po’ di tempo, chiedendo alle persone che volessero recarsi sul luogo dell’incidente di non farlo per non creare intralcio. Ma il suggerimento non sembra essere stato accolto.
La causa e i dettagli che si conoscono sulla morte del campione
Kobe Bryant è morto: le ultime notizie
Intanto, nella giornata di ieri, la NBA è scesa in campo, nonostante molti giocatori avessero chiesto espressamente di fermarsi. Sono stati numerosi e sentiti gli omaggi verso la stella del Basket, 41 anni, che proprio ieri era stato superato da LeBron James al terzo posto come miglior marcatore della NBA. E proprio a James, poche ore prima della tragedia, Bryant aveva dedicato un messaggio su Twitter congratulandosi per il traguardo ottenuto.
Intanto la notte losangelina si è colorata di giallo-viola, proprio in onore a Kobe Bryant, che nei Lakers ci ha passato praticamente tutta la sua carriera, mentre fuori dallo Staples Center una folla di tifosi si è raccolta in preghiera, rendendo omaggio alla star dell’NBA.
Ecco un video del Los Angeles Times, nel quale si tenta di ricostruire l’accaduto, con le immagini dell’incidente e della colonna di fumo che è salita dall’elicottero in fiamme.
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