Anticipo TFR/TFS: decisione prestito rinviata, ecco la disposizione
Le ultime sull’argomento anticipo Tfr e Tfs non sono buone per chi attende la sentenza, visto che il CdS ha rinviato la decisione.
Anticipo Tfr e Tfs: bisogna ancora aspettare per la decisione del Consiglio di Stato, che ha deciso per un rinvio sullo schema di DPCM varato la scorsa estate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a causa di errori formali nel provvedimento e di scarsa chiarezza relativa ad alcuni elementi. Da qui si è deliberato per un rinvio della decisione definitiva, e l’attesa per i lavoratori che vorrebbero saperne di più sulla possibilità di anticipo Tfr/Tfs cresce ulteriormente.
Anticipo Tfr e Tfs: come funziona
Come stabilito dal DL n. 4/2019, i dipendenti pubblici avrebbero la possibilità di richiedere sotto forma di finanziamento bancario una somma che pareggi l’indennità di fine servizio maturato, fino a un importo massimo di 45 mila euro. Questa soluzione è stata pensata per ridurre le tempistiche di attribuzione del Tfr/Tfs, soprattutto per chi ha deciso di uscire in anticipo con Quota 100.
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Decisione rinviata, ecco perché
L’anticipo del Tfr tramite finanziamento bancario corrisponde a una sorta di prestito agevolato le cui condizioni sono basate su un Accordo quadro stabilito di concerto tra il Ministero del Lavoro, il MEF, il ministero per la PA e l’ABI, concorde con l’Inps. Il Consiglio di Stato ha deliberato per il rinvio della decisione, come riporta PensioniOggi, per aver “rilevato uno scostamento illegittimo circa le platee dei beneficiari della misura rispetto alle previsioni di legge”, nonché per il “mancato recepimento del parare dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato nella parte in cui veniva richiesta un’adeguata modalità di revisione delle condizioni fissate nell’Accordo quadro, in particolare quelle di natura economica, specificando altresì modi, tempi e casi nei quali possa ravvisarsi un’esigenza di revisione”.
Alla luce di quanto sopra esposto i tempi per l’anticipo del trattamento di fine rapporto e del trattamento di fine servizio si sono ulteriormente allungati rispetto alle previsioni iniziali.
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