Emissione BOT 2020: il comunicato del MEF
Emissione BOT 2020: il comunicato del MEF
Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un comunicato datato 24 Gennaio 2020 ha annunciato l’emissione dei Buoni ordinari del Tesoro BOT con il consueto calendario per la partecipazione alle aste di sottoscrizione. L’emissione BOT vedrà l’interesse degli investitori che attraverso gli operatori potranno effettuare fino ad un massimo di cinque richieste d’acquisto sulla base del rendimento. Il tutto avverrà il 29 Gennaio 2020 quando all’asta il Ministero piazzerà sul mercato titoli per un importo nominale pari a 6,5 miliardi di euro con scadenza semestrale e fissata al 31 Luglio 2020.
A calendario c’è la data di oggi, 28 Gennaio 2020, come termine ultimo per la prenotazione da parte del pubblico. Domani, invece, è il termine ultimo per la presentazione delle domande in asta. La data del regolamento, chiaramente, è fissata per il 31 Gennaio 2020. Una scadenza semestrale che, con le emissioni BOT a 3 e 12 mesi, rende i buoni un perfetto strumento di liquidità per le casse statali. I buoni possono essere sottoscritti per un valore nominale non inferiore a 1000 euro e per soli multipli di questo importo. Tra le diverse disposizioni di legge contenute nel Decreto Trasparenza nel collocamento dei Titoli di Stato del Gennaio 2015, vi è dettato il tetto massimo per le commissioni applicabili alle transazioni, fatto salvo eventuali disposizioni che le banche possono attuare in senso favorevole per l’investitore. Per i BOT emessi con scadenza 31 Luglio 2020 sono previste commissioni fino allo 0,10%.
Inoltre, sempre nel comunicato del Ministero, si ritrova l’ammontare dei BOT in circolazione al 14 Gennaio 2020. Il comunicato, rilanciato anche con un Tweet dall’account ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, specifica che vi sono quasi 120 miliardi di euro divisi in BOT con scadenza a 6 e 12 mesi. L’emissione BOT per molti rappresenta un’occasione per godere dei pregi di questo strumento, ovvero una buona alternativa sulla quale far rifugiare dei capitali dai rischi di volatilità del mercato. Di contro, non c’è da aspettarsi tassi di rendimento particolarmente attraenti.
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