Pensioni ultime notizie: superamento Fornero, trattativa governo-sindacati
Pensioni ultime notizie: il confronto tra governo e sindacati è iniziato e si comincia a ragionare sulla riforma generale del sistema previdenziale.
Lunedì 27 gennaio c’è stato l’atteso incontro-confronto tra governo e sindacati sul tema delle pensioni. I temi trattati sono le proposte da concretizzare nel dettaglio e le tempistiche di realizzazione. Dal governo non c’è ancora una linea chiara da seguire, mentre i sindacati hanno già presentato sul tavolo le loro idee. C’è una Quota 100 da risolvere (scadrà il 31 dicembre 2021), ma anche altri temi da toccare, come la separazione tra previdenza e assistenza e la pensione di garanzia per i giovani lavoratori di oggi. Obiettivo comune, intanto, è garantire una flessibilità in uscita per tutti.
Pensioni ultime notizie: superamento Fornero e flessibilità, i tempi
Al tavolo di discussione erano presenti i leader di Cgil, Cisl e Uil, così come i segretari dei sindacati dei pensionati da un lato; dall’altro i rappresentanti del governo, dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, al viceministro del Tesoro Laura Castelli, passando per i sottosegretari Antonio Misiani e Pier Paolo Baretta. Presente anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
Le forze governative hanno puntato l’obiettivo di inserire le misure nella Nadef entro ottobre, per poi radicarle nella prossima Legge di Bilancio. Ma sulla quantità e sull’immissione nella prossima Finanziaria delle misure stesse (o meglio, di quante) dipenderà tutto dalle risorse a disposizione. Al tempo stesso bisognerà valutare se sarà possibile far partire le nuove misure di flessibilità in uscita durante l’ultimo anno di Quota 100 o dopo. La conclusione, comunque, è che per la riforma generale del sistema pensionistico, almeno sulla carta, potrà avere 9 mesi di tempo: 9 mesi di carte bianche da annerire con idee, spunti e nuove misure su cui sindacati e governo dovranno concordare.
Pensioni ultime notizie: post-Quota 100, le proposte
Su cosa si sta ragionando nel dettaglio? Sul post-Quota 100, innanzitutto, per evitare il maxi-scalone di 5 anni dopo la scadenza naturale della misura di pensione anticipata sperimentale varata lo scorso anno dal governo giallo-verde. Si pensa a una Quota 102, elevando a 64 anni di età il requisito anagrafico. Oppure, sempre mantenendo a 64 anni il requisito anagrafico minimo (un compromesso tra i 62 di Quota 100 e i 67 della pensione ordinaria), il ricalcolo dell’assegno avverrebbe con il metodo contributivo. Altra idea è quella di estendere l’Ape Social, prorogata fino al 31 dicembre di quest’anno, rendendola strutturale.
Abbastanza soddisfatto in prospettiva il leader della Cgil Maurizio Landini. “Si è avviato un confronto, una trattativa vera”, ha detto. “L’obiettivo non è un aggiustamento della Legge Fornero, ma la sua revisione”, ha infine puntualizzato.
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