Materie Esami di Stato: leggero ritardo per quanto riguarda la comunicazione da parte del Miur delle materie su cui verterà la seconda prova degli Esami di Stato di quest’anno. Le informazioni dovrebbero comunque essere diffuse entro la fine di gennaio.
Materie Esami di Stato: il ritardo del Mur
Il calendario non lascia scampo: si è giunti al 28 gennaio e ancora nulla di certo si sa a proposito delle materie su cui verterà la seconda prova dell’Esame di Stato 2020 prevista per il prossimo 18 giugno. Il ministro Azzolina a più riprese ha voluto rassicurare in questo senso: gli studenti conosceranno le decisioni del Miur in proposito entro la fine di gennaio.
A tal proposito, poco meno di due settimane fa, ai margini del giuramento come ministro successivo alle dimissioni dell’ex ministro Fioramonti, sul suo profilo Facebook la stessa Azzolina scriveva: “entro fine mese pubblicheremo le materie della seconda prova. Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all’ordinanza sugli Esami, un ‘manuale’ d’uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all’orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno”.
Molti scommettono sul 30 gennaio
Detto ciò, il calcolo è semplice, mancano solo tre giorni al termine del mese: guardando a quanto avvenuto lo scorso anno, quando gli ambiti del test erano già ben noti a questo punto, si registra un netto ritardo nella scelta. Nel 2019, infatti, il ministero comunicò le date della seconda prova il 18 gennaio. D’altra parte, due anni fa, la comunicazione non giunse prima del 31 gennaio.
Dunque, sui numerosi gruppi social creati sull’argomento, in molti scommettono sulla data del 30 gennaio per quanto riguarda la comunicazione delle materie della seconda prova da parte del ministero. Questa ultimamente è avvenuta tramite un video o un Tweet, contestuale alla pubblicazione delle materie sul sito del Miur naturalmente.
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