Le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria hanno dato vita a una serie di dibattiti e discussioni, ma soprattutto di estremizzazioni isteriche che non mancano mai (come va con la terza guerra mondiale, a proposito?). Ha fatto specie che il Movimento 3V, che significa “Vaccini Vogliamo Verità”, abbia totalizzato quasi 11,000 preferenze. Si tratta dell’immancabile gruppetto d’idioti che negli anni s’è fatto una propria religione pagana e non sono gli unici, sono solo quelli più ridicoli e universalmente derisi.
Crea scalpore il numero? E perché? Quando Renzo Bossi si candidò alle elezioni prese 12,000 voti, e non cominciamo a parlare dei grillini con la palla magica che ti faceva il bucato grazie alle sirene nascoste, programmabile grazie al microchip sottopelle: 37% dei voti d’Italia.
Quello che davvero meriterebbe un approfondimento è nascosto o quasi sulla mappa del voto. Prendete una lente, poi spostatevi a ovest e osservate con attenzione; noterete una microscopica virgola rossa in provincia di Piacenza in cui ha trionfato Emilia Romagna coraggiosa con il 55% dei voti.
Ora, non ho mai visto niente del genere in vita mia.
È come guardare la finale Milan-Juventus e vedere sugli spalti uno con la canottiera dei Charlotte Hornets che sventola un ditone di gommapiuma. Come può esistere una cosa del genere? Vivono tra mura fortificate? Sono sotto assedio e non lo sappiamo? Hanno bisogno di aiuto? Sono andato a vedere chi siano e ho scoperto Cergnano, un paese villaggio comunità recinto di ben 121 persone: l’ISTAT cataloga 49 femmine e 79 maschi.
Indago, perché sono chiaramente davanti al set della situation comedy del millennio.
A quanto pare, nel maggio 2019 aveva vinto le elezioni la lista Insieme ancora per Cerignale con lo sconvolgente risultato di 75 voti a 9. Alle europee, a Cerignale il PD aveva trionfato con 37 voti mentre la Lega ne aveva presi 26, il M5S ben 4 e quelli di +Europa ben 2 – tutto mentre il mondo attorno a loro votava in controtendenza.
Si tratta di una realtà rurale stupenda: se nonna Abelarda trapassa perdi l’1% dei voti. Un posto dove ci sono tre case in vendita, la più costosa è una villa da 130mq con doppi servizi a 120,000 euro mentre il mulino qui sotto ha un’atmosfera senza tempo, e poi vuoi mettere la figata di dire “siamo la famiglia del Mulino bianco”? Il paese è uno dei millemila borghetti italiani immersi nel verde di assoluta bellezza, e la vita somiglia molto alla Contea di Bilbo Baggins.
C’è un unico albergo a tre stelle che su Google maps mostra orgoglioso uno spritz con lo zucchero sul bordo del bicchiere e una Heineken bevuta a un terzo, mentre di bar ce ne sono due: il più glamour è il Fragolina bar a Ponte Organasco, dove giustamente ci si fa grandi fragole con la panna. La location ha quel sapore di estate anni ’80, Quest’amore è un gelato al veleno e i bambini che giocano in mezzo alla strada; tanto senti accendersi un motore nel raggio di 12 miglia e tre volte su quattro è solo il nonno che ha digerito i fagioli. Supermercati non sono pervenuti, però c’è una bottega che vende frutta, verdura e salumi. Palestre non sono pervenute, ma si fanno grandi camminate. Ma soprattutto, sai di essere nel posto più esclusivo dell’Emilia Romagna, perché sei accerchiato da chilometri e chilometri di Salviniani.
Ma lì no.
Lì c’è l’Emilia
coraggiosa.