Omessa dichiarazione dei redditi 2020: prescrizione e sanzioni reato
omissione o invio tardivo della dichiarazione dei redditi; quali sono le sanzioni previste e come è possibile mettersi in regola con il Fisco?
A quali conseguenze si va incontro in caso di omissione o invio tardivo della propria dichiarazione dei redditi. In pratica, quali sono le sanzioni previste in tal caso e poi come è possibile mettersi in regola con il Fisco?
Dichiarazione dei redditi: le sanzioni per intermediari
Quali sono dunque le conseguenze della mancata o tardiva trasmissione della dichiarazione dei redditi l’articolo 7-bis del decreto 241/1997? Per gli intermediari abilitati che mancano il termine fissato per la presentazione delle dichiarazioni è prevista una sanzione pecuniaria compresa tra i 516 e i 5.164 euro. Le sanzioni in oggetto possono essere ridotte della metà nel caso in cui ci si metta in regola entro i 30 giorni successivi alla scadenza. Altro caso riguarda le vere e proprie violazioni tributarie per cui, in sostanza, paga il contribuente e non l’intermediario che si è occupato della trasmissione.
Le sanzioni per i contribuenti
Detto ciò, per quanto riguarda i contribuenti, bisogna precisare che se la dichiarazione dei redditi non viene presentata o viene presentata oltre i 90 giorni dalla scadenza fissata è previsto il pagamento di una multa di importo compreso tra il 120% e il 240% delle imposte dovute (a partire da un minimo di 250 euro). E se non sono dovute imposte, l’importo della sanzione sarà compreso tra i 250 e i 1.000 euro. Se il contribuente è obbligato alla tenuta delle scritture contabili l’importo della sanzione si raddoppia mentre se i redditi oggetto della violazione sono prodotti all’estero, la multa sale di un terzo. Infine, alla constatazione di una recidiva, la sanzione per omessa dichiarazione dei redditi aumenta del 50%.
Ravvedimento operoso e prescrizione
È possibile mettersi in regola rispetto ad un caso di omessa dichiarazione dei redditi tramite ravvedimento operoso? Si. Tuttavia, lo strumento si può utilizzare soltanto prima dell’effettiva notifica dell’atto di contestazione della sanzione e comunque non oltre il termine dei 90 giorni successivi al termine fissato per la presentazione. D’altro canto, non si configura automaticamente il reato di mancata dichiarazione dei redditi trascorso tale lasso di tempo. Infatti perché sussista è necessario che la cifra evasa tramite omissione sia superiore ai 30 mila euro (da uno a tre anni di reclusione). Non essendo previsti termini specifici di prescrizione dal Codice Penale in materia di reati fiscali, un primo intervento legislativo ha posto come termine minimo quello di 6 anni, a cui successivamente si è raccomandato di aggiungere un ulteriore terzo. In sostanza, la prescrizione scatta 8 anni dopo aver commesso il fatto.
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