Calcolo contributi Inps: anno effettivo lavoro ed estratto, come segnalare
Un anno di lavoro: qua è il calcolo contributi Inps da fare? Non sempre un anno di lavoro equivale a un anno di contributi, infatti. Come verificare.
Un anno di lavoro equivale sempre a un anno di contributi? Andando a verificare l’estratto, potrebbe esserci qualcosa che non quadra nel calcolo. Ciò che conta è sapere a quanto ammontano i guadagni di ciascun anno: è dalla retribuzione, infatti, che dipende il peso contributivo e pertanto è meglio consultare l’estratto conto e valutare bene quanto si sta mettendo da parte. Ne ha parlato Silvia Ciufolini in un servizio andato in onda nell’ultima puntata di DiMartedì.
Calcolo contributi Inps e anno di lavoro: il calcolo
Il servizio prende in esame una persona che ha effettuato diversi lavori part-time nella sua vita, fino a qualche anno fa, quando è stata assunta come impiegata in un’azienda di servizi per le imprese, ma sempre in contratto part-time (7 ore al giorno, 35 ore settimanali).
Per accedere alla pensione lavorare non è sufficiente, visto che è importante verificare a quanto ammontano i guadagni percepiti ogni anno, poiché, in base alla retribuzione, il peso contributivo può risultare differente.
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Calcolo contributi Inps: retribuzione lavoratore dipendente e autonomo per accredito
Un anno di lavoro riconosciuto interamente ai fini della pensione per un dipendente nel 2020, deve avere una retribuzione pari a 10.713 euro. Un lavoratore autonomo, invece, deve avere una retribuzione annua pari a 15.941 euro.
Può dunque capitare che un soggetto lavori l’intero anno, magari part-time, percependo però una retribuzione inferiore alle cifre sopraccitate.
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Attenzione all’estratto conto contributivo
Per questo motivo è bene verificare l’estratto conto contributivo: qui tra le note assume rilevanza la n. 5, che recita quanto segue: “Il numero dei contributi è soggetto a verifica in quanto la retribuzione corrisposta non è sufficiente per riconoscere l’intero periodo”. Vale a dire che il periodo di riferimento è coperto con una retribuzione più bassa rispetto all’importo minimo previsto dalla legge per l’accredito di tutte le settimane comprese nel periodo di riferimento stesso.
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