Il 64% degli italiani ha paura di essere contagiato dal coronavirus. Una paura irrazionale visto che ad oggi il 90% dei contagiati si trova in Cina mentre in Italia si sono registrati solo due casi, già prontamente trattati. Ma tant’è. La fobia collettiva del virus che arriva da Oriente ha già raggiunto milioni di italiani. A dare sfogo alle loro paure è il sondaggio che Noto ha condotto per QN.
I risultati danno il quadro del clima che si respira nel nostro Paese. Il 52% evoca teorie complottiste secondo cui le autorità non hanno detto tutta la verità e che ci stanno nascondendo qualcosa. Il 72% ammette di non sapere dove informarsi o come prevenire il rischio di contagio. Due terzi degli intervistati è convinto che il virus avrà la sua massima espansione nel mese di febbraio. Per questo motivo un 38% di italiani è già pronto ad acquistare una mascherina per proteggersi. Soluzione che gli esperti hanno già bollato come inutile. C’è anche chi adotta comportamenti più estremi: il 10% afferma di uscire di casa solo per questioni importanti mentre il 18% evita luoghi affollati per non essere infettato. C’è anche un 54% di persone che ha preso a lavarsi le mani più frequentemente del solito.
Paure che secondo Antonio Noto, direttore dell’omonimo istituto di sondaggi, sono state fomentate dalla poca chiarezza dei media ma anche e soprattutto delle istituzioni. “Quando si prendono provvedimenti così forti – spiega Noto – si dovrebbero attivare le strategie della comunicazione di crisi, cioè saper gestire gli effetti del panico collettivo oltre che prevenire che questo possa accadere, altrimenti la paura ha terreno fertile per alimentarsi”.
L’allarme del coronavirus ha spinto i governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige a scrivere una lettera comune al Ministero della Sanità per chiedere di estendere il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina anche ai bambini che frequentano le scuole. Dal sondaggio Noto emerge che il 56% degli italiani è favorevole alla chiusura delle scuole se i casi dovessero aumentare. Le misure messe in campo dal governo per bloccare l’avanzata del coronavirus in Italia vengono promosse dai cittadini: il 63% saluta, infatti, con favore il divieto di atterragio dei voli dalla Cina.
Infine, un italiano su due ritiene che il coronavirus genererà anche una crisi economica. In questo caso gli intervistati sono stati previdenti: stamattina, alla riapertura dei mercati in Cina, la borsa di Shenzhen e quella di Shanghai hanno perso quasi l’8% bruciando 420 miliardi di dollari di capitalizzazione. La Banca centrale cinese è subito intervenuta e ha immesso 150 miliardi di yuan, pari a 19,3 miliardi di euro, per fronteggiare le ricadute dell’epidemia.
Sondaggio Noto: nota metodologica
Data di realizzazione del sondaggio: 1/2/2020. Committente: Quotidiano Nazionale. Fornitore: Noto Sondaggi. Campione: Panel Omnibus rappresentativo degli elettori italiani. Tecnica di somministrazione delle interviste: Cawi. Consistenza del campione: mille, rispondenti (in%) 92%.
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