Pensioni ultime notizie: pensione garanzia di 780 euro, il piano
Pensioni ultime notizie, prosegue il confronto tra governo e sindacati. Argomento di discussione: la pensione di garanzia per i giovani.
Lo scorso 3 febbraio si è svolto un importante incontro tra governo e sindacati per discutere della riforma complessiva del sistema pensionistico, in particolare sulla cosiddetta pensione di garanzia. Dall’incontro soddisfacente per le parti sociali si attende ora un nuovo appuntamento in cui governo e sindacati potranno sedersi a un tavolo e lavorare concretamente sulle proposte in ballo. Per ora, si sono poste le basi per una pensione di garanzia, soprattutto per i tanti giovani lavoratori, penalizzati da carriere discontinue, precarietà e un metodo di calcolo dell’assegno interamente contributivo, affinché possano aspirare ad una pensione decente un domani, quando usciranno dal mondo del lavoro.
Pensioni ultime notizie: pensione di garanzia, come funzionerà
Il confronto è attivo, il governo ha ascoltato le proposte dei sindacati, si è dichiarato aperto al ragionamento e alle possibilità di concretizzare qualche misura per i pensionati di domani. Ovviamente non c’è ancora nulla di concreto né di ufficiale, ma non c’è stato neppure un ultimatum, né un prendere o lasciare. Piuttosto una legittima presa di tempo per valutare l’impatto, soprattutto economico, di una pensione di garanzia il cui importo corrisponderebbe a 780 euro, come la pensione di cittadinanza, ma solo per chi percepisce cifre inferiori.
Ma l’integrazione pecuniaria è solo un elemento chiave della pensione di garanzia, visto che altri temi toccati riguardano il potenziamento dell’assegno pensionistico durante la vita lavorativa di uomini e donne, aggiungendo contributi figurativi a compensare periodi di formazione e disoccupazione, oppure (per le donne) a ridosso del periodo di maternità.
Pensioni ultime notizie: pensione di garanzia, le reazioni
Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo è rimasta contenta dell’incontro e specialmente di essere partita dai giovani, ringraziando le parti sociali per aver condiviso la sua decisione di avviare il confronto su questo tema. “È arrivato il momento di intervenire per permettere loro di avere un domani una pensione dignitosa”.
Soddisfazione anche da parte dei sindacati. Il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra ha rivelato che si sta ragionando a un meccanismo che stabilisca “una soglia minima da far crescere in proporzione al numero di anni lavorati”, mentre Carmelo Barbagallo (Uil) si è soffermato sulla possibilità di risorse che il Mef potrà mettere a disposizione a riguardo. Contento anche Roberto Ghiselli (Cgil), in particolar modo del fatto che “il governo non sia arrivato con una proposta prendere o lasciare” e che il confronto sia aperto.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it