Scontrino elettronico 2020: lettera Agenzia Entrate con errore, il caso
Ultime notizie sullo scontrino elettronico 2020: una lettera di avviso dell’Agenzia delle Entrate avverte di possibili incongruenze. Attenzione agli errori.
Le ultime sullo scontrino elettronico 2020, con le prime lettere di avviso inviate dall’Agenzia delle Entrate nella seconda metà di gennaio a tutti quegli esercenti con volume d’affari superiore a 400 mila euro, tenuti all’adempimento dell’invio dei corrispettivi giornalieri dallo scorso luglio. Le lettere inviate ad alcuni esercenti riportano la sussistenza di irregolarità e incongruenze confrontando i dati delle dichiarazioni Iva e quanto espresso dall’invio dei corrispettivi. La modalità di comunicazione è bonaria e raccomanda pertanto il contribuente a regolarizzare la propria posizione prima che scatti il contenzioso vero e proprio, una nuova strategia che tende a migliorare e ottimizzare i rapporti tra fisco e contribuente.
Scontrino elettronico 2020: il testo delle lettere di avviso dell’AdE
Le comunicazioni di cui abbiamo accennato sopra sono state rivolte a tutti quegli esercenti, con volume d’affari superiore a 400 mila euro, per i quali sono state riscontrate irregolarità durante la verifica degli scontrini elettronici concernenti le operazioni effettuate tra luglio e novembre 2019. Il testo della lettera di preavviso recita dunque come segue: “Gentile Contribuente, la informiamo che in data 31 dicembre 2019 non ci risultano pervenuti i dati relativi ai corrispettivi giornalieri riferiti al periodo da luglio 2019 a novembre 2019, nonostante Lei abbia indicato nella dichiarazione Iva 2019 di: a) aver effettuato operazioni economiche nei confronti di consumatori finali (Quadro VT); b) aver realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro (Quadro VE)”.
Scontrino elettronico 2020: cosa deve fare il contribuente che riceve la comunicazione dell’AdE
Il contribuente è così invitato a regolarizzare la propria posizione prima che scatti il contenzioso tramite l’apertura di un’indagine di accertamento e la notifica delle cartelle. Resta però intesa la disponibilità dell’Agenzia delle Entrate ad ascoltare gli eventuali chiarimenti forniti dai contribuenti, che peraltro potrebbero essere riconducibili a possibili valutazioni errate.
Si precisa infatti che in questa fase iniziale potrebbero esserci degli errori di valutazione, nel senso che ci sono alcuni operatori che al posto dello scontrino elettronico hanno utilizzato la fattura elettronica, senza dimenticare le fatture cartacee emesse dai professionisti operanti nel regime forfettario visto che per loro non vige ancora l’obbligo della fatturazione elettronica.
Ovviamente, qualora non si tratti di un errore, il contribuente dovrà provvedere a sanare la propria posizione prima che scatti l’accertamento, e seguire le apposite indicazioni contenute nella missiva inviata dall’AdE per seguire la procedura di regolarizzazione.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it