Manifestazione vitalizi M5S: data e motivazioni della protesta
Manifestazione vitalizi M5S: data e motivazioni della protesta. Vito Crimi chiama la base alla mobilitazione. Appuntamento a Roma il 15 febbraio.
Tra le notizie passate un po’ in sordina nelle ultime settimane (a causa della pienezza di eventi, dalle elezioni in Emilia-Romagna fino alla pandemia scatenata dal coronavirus) vi è il ripristino dei vitalizi imposto dalla Commissione Contenziosa del Senato. La misura – tra le più note del programma elettorale dei 5 Stelle – colpiva il vitalizio di 700 ex senatori, che venne ricalcolato su base contributiva. La misura è stata presa nel rispetto dell’autonomia regolamentare del Senato (conosciuta tecnicamente come autodichia). In virtù di ciò, il Movimento 5 Stelle ha organizzato una manifestazione a Roma, fissata per il 15 febbraio. In quell’occasione, si dirà anche “no” ai tentativi di modifica alla riforma della giustizia di Alfonso Bonafede. Il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado fu uno dei punti chiave del programma dei pentastellati.
Manifestazione contro vitalizi da parte del M5S: le ragioni e l’appello di Vito Crimi
Dalle parti del Movimento, la sentenza della Commissione Contenziosa del Senato presenta un evidente conflitto d’interesse, a causa degli integranti di suddetta Commissione. La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha assicurato che si è seguito il procedimento ordinario e che gli stessi integranti sono stati nominati come da regolamento. Accuse rimandate al mittente, quindi, ma che non hanno placato gli animi della base del Movimento. Così, Vito Crimi chiama – per la prima volta da reggente del partito – alla mobilitazione. Così scrive in un post di Facebook sulla sua pagina;
“Ricordate l’abolizione dei vitalizi? Ricordate quanta fatica abbiamo fatto per cancellare quell’odioso privilegio, che regalava la pensione a vita agli ‘onorevoli’ dopo solo pochi anni di permanenza in Parlamento? Eravamo riusciti ad abolirli, a lasciarli fuori. Ma adesso, i professionisti della vecchia politica stanno cercando di farli rientrare dalla finestra. E non gli basterà, perché vogliono anche salvare le poltrone che eravamo riusciti a togliergli”.
Paola Taverna chiede un ritorno alle origini
Anche Paola Taverna – che rientra nel totonome per la guida politica del Movimento – chiede di prendere posizione e di riattivarsi, tornando alle origini del partito: “Beppe Grillo dalla piazza ci lesse le Parole Guerriere, quando ci chiese di essere cittadini con gli elmetti: noi lo siamo ancora, siamo in guerra, una guerra gentile ma pur sempre una guerra, contro soprusi e privilegi, contro la casta.”
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