L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato sul proprio sito un documento lungo 120 pagine riguardante il provvedimento che è alla basa della multa comminata a Tim, Wind, Vodafone e Fastweb in merito alla questione delle bollette a 28 giorni e dei rimborsi per i quali ancora oggi si segnalano parecchi problemi, principalmente dovuti alla loro mancata corresponsione.
Tim, Vodafone, Wind e Fastweb: le comunicazioni interne sulle bollette a 28 giorni
Come riportato anche da Il Salvagente, dal testo diffuso dall’Agcm si rileva uno scenario che vede Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb complici di una questione che è tirata per le lunghe da ormai diverso tempo a danno dei consumatori. Il sito cita in particolare un estratto da un documento interno di Fastweb, nel quale l’azienda si chiede come comportarsi dopo la pressione di Agcom e facendo riferimento anche ai comportamenti adottati dalle altre compagnie. “Non abbiamo certezza che tutti tengano il punto”, il riferimento alle altre compagnie che si legge, “e che ci sia nei prossimi giorni un annuncio sul passaggio a mensile da parte di altri che ci brucerebbe e ci metterebbe in una situazione ancora più scomoda di dover comunque tornare indietro ma senza i benefici di essere stati i primi”. Resta però confermata l’ipotesi di voler tenere il punto da parte di tutti e tre gli altri operatori, anche se c’è timore per l’imminente arrivo di Iliad e dei suoi piani tariffari low cost.
Le confidenze tra le compagnie rivali
Le compagnie mettono da parte la loro rivalità, pur continuando a guardarsi con la dovuta circospezione, facendo emergere una complicità determinata dal destino comune. Nello stesso documento citato, infatti, si rivela che tutti gli operatori sono preoccupati, ma meno disperati di Fastweb “sia perché sono confidenti che il mobile prepagato sia escluso sia perché sui loro sistemi sono più agili di noi”.
Ma il tempo passa e le compagnie, pressate dall’Autorità e dalle sentenze sono costrette a pensare a strategie alternative. Così dentro Telecom si vocifera di una politica di repricing a cui sta pensando Vodafone contestualmente al ripristino della fatturazione a 30 giorni. Sempre stando a quanto riporta Il Salvagente, “secondo l’Antitrust non mancano le prove di scambi di messaggi tra i vertici di Telecom Italia e Vodafone”. Tant’è che si cita testualmente anche un messaggio: “Hai 5 minuti oggi? È per via dell’interpretazione dell’Agcom di tornare indietro sulle prepagate alla fatturazione mensile”.
Inoltre, proseguendo con le note interne, si scopre che qualche giorno dopo il dialogo tra Tim e Vodafone, anche in Wind-Tre si consiglia di collaborare fianco a fianco con le due compagnie.
Tim, Wind, Vodafone e Fastweb: la difesa delle aziende
Dal canto loro, le aziende si sono difese affermando di aver preso le proprie decisioni in totale autonomia, e limitando gli scambi di vedute come opinioni e chiarimenti sull’interpretazione legata alle richieste dell’Autorità.
Le linee telefoniche coinvolte
Infine, dal documento si riportano anche i numeri di linee telefoniche coinvolte nella questione delle bollette a 28 giorni e dei relativi rimborsi:
- Linee mobili: 44.008.710;
- Linee fisse: 9.842.304.
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