Classifica rossetti Altroconsumo: migliori e peggiori, ecco i risultati

Classifica rossetti Altroconsumo, l’Associazione di Consumatori ha analizzato in laboratorio 14 marche di rossetto per testare la sicurezza dei prodotti.

Immagine di un ragazza con un vistoso rossetto
Classifica rossetti Altroconsumo: migliori e peggiori, ecco i risultati

A distanza di qualche settimana di studio condotto sui profumi di cui vi abbiamo dato conto in questo articolo, vediamo questa volta una classifica relativa ad alcuni rossetti. Lo studio è stato promosso dalla organizzazione di consumatori Altroconsumo ed è stata pubblicato a febbraio da InSalute.

Classifica rossetti Altroconsumo, perché la scelta del rossetto?

Perché è stato analizzato come prodotto il rossetto? Perché – come spiegato da Altroconsumo – si tratta di “un prodotto che, essendo a contatto con le labbra, può essere ingerito e che, in più, viene applicato più volte al giorno. Ecco perché Altroconsumo ha analizzato in laboratorio 14 marche di rossetto per capire se gli ingredienti in essi contenuti siano sicuri per la salute. Dall’indagine – pubblicata su Altroconsumo InSalute di febbraio 2020 – è emerso che quasi un terzo dei rossetti analizzati – cinque su quattordici – contiene ingredienti (Mosh e Moah) potenzialmente rischiosi per la salute. Si tratta di quelli dei negozi monomarca Kiko, Mac e Nyx, Too Faced venduto nella catena di profumerie Sephora e Avril, un brand di cosmetici ecologici”.

Le verifiche condotte da Altroconsumo

In particolare “Altroconsumo ha verificato innanzitutto la presenza di metalli pesanti (piombo, cadmio, arsenico, mercurio) la cui presenza – se non in tracce (non c’è un limite massimo stabilito) – è vietata per legge. Tutti i rossetti analizzati rispettano i limiti massimi che Altroconsumo ha individuato in base ad una raccomandazione dell’Agenzia del governo tedesco per la protezione dei consumatori e della sicurezza alimentare (BVL). L’aspetto centrale dell’indagine è quello relativo alla presenza di oli minerali, sostanze che derivano dalla raffinazione del petrolio e sono presenti nella maggior parte dei prodotti analizzati. In etichetta sono “nascosti” dalle diciture: paraffinum liquidum, paraffin, cera microcristallina, petrolatum”.

Cosa è emerso dalle analisi? “Altroconsumo ha riscontrato nelle proprie analisi che se gli oli minerali non vengono purificati correttamente possono contenere residui di sostanze potenzialmente cancerogene e pericolose se ingerite. Si tratta dei cosiddetti Mosh (Mineral oil saturated hydrocarbon – Idrocarburi saturi degli oli minerali) e Moah (Mineral oil aromatic hydrocarbon – Idrocarburi aromatici degli oli minerali). Questi ultimi, in particolare, possono accumularsi nei tessuti e causare microgranulomi (nella milza, nel fegato e nei linfonodi).

Classifica rossetti Altroconsumo, i migliori

Ecco le considerazioni proposte da Altroconsumo. “Anche se espongono ad un rischio maggiore di presenza di Mosh e Moah, non si possono – in generale – sconsigliare i prodotti che contengono oli minerali. Dall’analisi di Altroconsumo è infatti emerso che – ad esempio – gli oli minerali sono presenti nei rossetti Dior e Chanel che però sono risultati privi di Mosh e Moah mentre, al contrario il rossetto Avril, pur non contenendo oli minerali, conteneva Moah”.

Altroconsumo ha pubblicata la tabella completa consultabile tramite questo link.

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