Come ottimizzare la batteria Android o iOS, le applicazioni disponibili
Come ottimizzare la batteria Android o iOS, le applicazioni disponibili. Funzionano davvero o sono inutili? Facciamo chiarezza in merito.
Abbiamo già parlato precedentemente dell’importanza che gli smartphone hanno nella vita quotidiana di molti di noi, qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa. Tutte le varie implementazioni dei sistemi operativi non fanno altro che facilitare e ampliare questo binomio e, fortunatamente, non serve nemmeno più spendere per forza cifre esorbitanti per potersi assicurare uno smartphone di buon livello: infatti, la forte concorrenza sul mercato ha fatto si che i prezzi pian piano si assottigliassero, nonostante i device di fascia alta stiano compiendo il percorso inverso.
Premesso ciò, per poter utilizzare uno smartphone a 360 gradi è necessario disporre ad esempio di una buona batteria che consenta, specie a chi sta spesso lontano da casa e quindi dal caricabatterie, di non preoccuparsi troppo della percentuale che cala, evitando di portar con sé un powerbank. Anche sotto questo punto di vista si stanno facendo grossi passi in avanti, con i produttori che vengono incontro alle necessità dei consumatori utilizzando batterie sempre più capienti, le quali vanno a braccetto con processori di nuova generazione che favoriscono un consumo sempre più esiguo sotto questo punto di vista.
Se ciò non dovesse bastare, gli store di applicazioni al loro interno forniscono un ulteriore aiuto, ovvero appunto delle app che promettono di aiutare a risparmiare batteria. Quali sono? E funzionano davvero? Scopriamolo di seguito.
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Come ottimizzare la batteria: ecco le applicazioni adatte e alcuni consigli
Sia Android che iOS offrono dunque applicazioni che possano allungare la durata dell’autonomia dello smartphone. Girando per gli store ne troviamo a decine – soprattutto per il robottino verde – e tra le più conosciute e scaricate troviamo Accu Battery, Battery Doctor, DU Battery Saver, Avira Optimizer, Avast Battery Saver, ma non solo.
Al loro interno ognuna di esse propone delle funzionalità utili a risparmiare batteria, offre dei consigli per conseguire questo fine e si possono anche trovare alcune utili statistiche di utilizzo.
Ma la domanda è: servono realmente? Qui, le opinioni di chi ne ha provato una almeno una volta, si spaccano. C’è chi ha ottenuto dei risultati tangibili e chi le cataloga come inutili. In alcuni casi, i dispositivi segnalano proprio queste applicazioni come divoratrici di energia, un controsenso non di poco conto. Il consiglio è comunque quello di provarne qualcuna di quelle più famose e sicure – come quelle sopracitate – e decidere per conto proprio.
Ricordiamoci inoltre che risparmiare batteria senza l’ausilio di app di terze parti, è molto semplice. I consigli in questo caso sono sempre i soliti: spegnere wifi e/o connessione dati, bluetooth, hotspot, gps ecc. quando non si usano, disattivare la luminosità automatica, attivare il risparmio energetico che ogni cellulare più recente dispone nelle proprie impostazioni, chiudere forzatamente attraverso le apposite impostazioni le app più energivore – che magari restano attive quando pensiamo non lo siano – e tanti altri ancora.
Dunque, per concludere, in un periodo storico nel quale i cellulari guadagnano mah a spron battuto, le app per risparmiare batteria sembrano essere ormai sempre meno utili. Possono però dar manforte ai device un po’ vecchiotti, quelli con una batteria non proprio performante e che non dispongono delle implementazioni più recenti in fatto di risparmio energetico.
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