Matteo Salvini “mercoledì in aula tranquillo” per caso Gregoretti
Sembra ormai cosa fatta per mandare Matteo Salvini a processo per il caso Gregoretti. Il leader del carroccio si paragona a Donald Trump
Sembra ormai cosa fatta per mandare Matteo Salvini a processo per il caso Gregoretti. A meno di ribaltoni dell’ultima ora, infatti, Salvini dovrà difendersi dall’accusa di sequestro di persona.
Il caso ha fatto discutere molto in quanto presenta forti analogie con il caso della Diciotti. In quell’occasione, il Movimento 5 Stelle – all’epoca alleato della Lega – “salvò” il leader del carroccio dal processo. Dopo la crisi di governo e il cambio di maggioranza, il Movimento ha finalmente dato l’ok per un caso molto simile a quello della Diciotti.
Matteo Salvini si è diretto ai microfoni della stampa da Trieste (oggi impegnata a commemorare i migliaia di morti e scomparse nel lustro che va dal 1943 al 1947). Il leader della Lega assicura che “Mercoledì vado in Aula assolutamente tranquillo. È sicuro che passerà la richiesta di processo ai miei danni. Spero solo che facciano in fretta. Personalmente Non vedo l’ora di andare in tribunale e guardare negli occhi quel giudice e spiegargli che difendere i confini del mio Paese era un mio diritto e un mio dovere, non un crimine. È giusto che gli italiani sappiano se difendere i confini è un diritto e un dovere di un ministro, o se si tratta invece di un crimine”. Per Salvini, infine, “non c’è alcuna richiesta di negare questa possibilità di giudizio”.
Matteo Salvini e Donald Trump: il dualismo tra l’impeachment e il processo per il caso Gregoretti
Nei giorni scorsi è stata lanciata una iniziativa a favore dell’ex ministro dell’Interno, consistente in uno sciopero della fame. Il leader del carroccio ha trovato l’appoggio della principale alleata, Giorgia Meloni, e sembra non perdere consensi per via del probabile processo. Lo stesso Salvini cerca, anzi, di enfatizzare i possibili effetti positivi – in termini di visibilità mediatica – paragonandosi al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’inquilino della Casa Bianca non solo è stato assolto da qualsiasi capo d’accusa lanciato dalla fazione democratica, ma ha avuto un rimbalzo positivo in termini di consenso.
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