Verrebbe forse da pensare che Swg abbia visto a scoppio ritardato lo stesso trend che altri istituti hanno intuito da una decina di giorni, all’indomani delle regionali emiliane.
Ovvero la tendenza a un recupero del centrosinistra, in particolare del PD, e allo stesso tempo un piccolo arretramento della Lega, non completamente compensato dall’ulteriore rafforzamento di Fratelli d’Italia.
Perché è questo il panorama degli ultimi sondaggi elettorali di SWG per il TG di La7.
Si aggiunga il fatto che nel centrodestra ad avere un brusco calo è anche Forza Italia.
Chiaramente non si tratta di un trasferimento di voti da centrodestra a centrosinistra, sempre molto raro, quanto più probabilmente di un aumento dell’astensione tra gli elettori di Lega e alleati, come già in Emilia Romagna.
Quanti non si esprimono aumentano in modo piuttosto deciso infatti.
Il Movimento 5 Stelle si assesta sulle stesse posizioni di una settimana fa. Posizioni comunque debolissime, da record negativo per il movimento.
Ma vediamo i numeri, raccolti con metodo CATI, CAWI, CAMI su 1500 intervistati tra il 5 e il 10 febbraio
Sondaggi elettorali SWG, la Lega perde l’1,1% in 7 giorni
La Lega, che SWG comunque stimava più forte di quanto facessero gli altri sondaggi, è vista perdere ben l’1,1% in una settimana, passano dal 33,3% al 32,2%. Si avvicina così alla media degli istituti.
Solo in parte c’è, come già detto, una compensazione da parte di Fratelli d’Italia, che guadagna il 0,6% andando al 10,8%.
Forza Italia ha un crollo, che la porta dal 6,3% al 5,4%. Sempre nel centrodestra infine Cambiamo! guadagna un decimale portandosi all’1,2%.
Nel complesso la coalizione perde l’1,3%. È ora sotto il 50%, al 49,6%.
Dall’altra parte il PD guadagna un punto, andando sopra il 20%, al 20,7%.
Si tratta di un aumento che però in gran parte non deriva da un decremento di partiti alleati, se si esclude il -0,3% di Sinistra Italiana/MDP, che è ora al 2,8% e che probabilmente perde consenso a favore del partito di Zingaretti.
Per il resto sia il Movimento 5 Stelle che Italia Viva crescono di un decimale, andando al 14% e al 4,2% rispettivamente.
Tra gli altri partiti Azione guadagna il 0,2%, ed è ora al 2,8%, mentre +Europa riagguanta il 2%, ma è ancora dietro ai Verdi, al 2,1%.
Le liste minori sono all’1,8%, mentre gli astensionisti salgono del 3%, al 39%
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