Pensioni ultime notizie, il taglio sugli assegni è probabile ma molto dipenderà anche da importi e percentuali. Questo è uno dei temi principali del tavolo di confronto tra sindacati e governo, tra le discussioni più accese e importanti, vista la posta in gioco. Da un lato i sindacati presentano proposte radicali, probabilmente con l’obiettivo di raggiungere un compromesso conveniente vista la mancanza di risorse.
Pensioni ultime notizie: tagli assegni, ecco di quanto
Il governo vuole invece sostituire Quota 100, anche con 1 anno di anticipo, aumentando alcuni requisiti e proponendo un ricalcolo dell’assegno su base interamente contributiva, cosa che comporterebbe un taglio del 30% sugli assegni. In questo modo chi percepisce 2.000 euro potrebbe arrivare a prendere poco più di 1.400 euro. I pensionati che attualmente percepiscono 1.500 euro, invece, prenderebbero 1.150 euro. Sono questi i numeri emersi da un’analisi della Cgil riportata dal quotidiano Il Giornale. E da qui parte la radicalità della proposta dei sindacati di un’uscita a 62 anni di età, senza penalizzazioni, oppure a 41 anni di contributi per tutti indipendentemente dall’età anagrafica.
Il governo, invece, spinge per un’uscita a 36-38 anni di contributi e 64 anni di età, con calcolo interamente contributivo per chi sceglie l’uscita anticipata. Una sorta di Quota 102, insomma, ma con penalizzazione sull’assegno.
Pensioni ultime notizie: flessibilità e uscita anticipata, il compromesso
Quindi urge trovare un compromesso, che potrebbe tradursi, come spiegato dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, in un’uscita con 64 anni di età e 36-38 anni di contributi, ma con penalità del 2% per ogni anno di uscita anticipata. In questo caso la penalizzazione massima sull’assegno sarebbe del 6% e la perdita economica sarebbe non elevata. Chi percepisce 2.000 euro di pensione scenderebbe a quasi 1.900, mentre chi prende 1.500 andrebbe a percepire circa 1410 euro.
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