Come investire risparmi in bfp, conto deposito o titoli di stato

Pubblicato il 27 Ottobre 2021 alle 08:16 Autore: Daniele Sforza

Come investire i propri risparmi per vederli crescere? Ecco alcune soluzioni come i Bfp, i titoli di stato e i conti deposito. Pro e contro.

Come investire i risparmi in bfp, titoli di stato e conto deposito
Come investire risparmi in bfp, conto deposito o titoli di stato

Come investire i propri risparmi è una delle domande che molti utenti si pongono perché vogliono veder crescere il loro denaro accumulato, non sapendo ancora dove impiegarlo di preciso. Investirlo nel mattone? Il tempo non è roseo, ma potrebbe esserlo un domani, così acquistare un immobile oggi potrebbe valere molto di più di quanto speso un domani. Poi ci sono altri elementi da non sottovalutare: la prima cosa da fare per veder crescere i propri soldi, ad esempio, è risparmiare, non spendere. Ma il denaro perde valore con il passare del tempo e perciò bisogna saperlo investire e investirlo bene. Ma dove?

Come investire i nostri soldi: conto corrente o conto deposito?

È preferibile depositare i nostri risparmi sul conto corrente o sul conto deposito? Se l’obiettivo è quello di veder crescere i nostri risparmi (anche se di poco o di pochissimo), allora parcheggiare le nostre somme sul conto corrente non ci servirà a nulla. Meglio un conto deposito, magari uno di quelli che le banche offrono per acquisire muova clientela tramite offerte accattivanti e vantaggiose, ovvero con un tasso di interesse sulle somme depositate più elevato rispetto alla media. Infatti, in media, sui conti deposito non si guadagna molto sulle somme depositate, e per questo motivo è preferibile affidarsi a un comparatore di conti deposito che confronti le offerte del momento e ci riveli così quale sia la più vantaggiosa, a lungo termine ovviamente.

Come investire in Bfp e titoli di stato e perché

Altra soluzione riguarda le Poste, e più precisamente i buoni fruttiferi postali. Al momento ci sono diverse tipologie di Bfp sulle quali investire, si parte da quelli a breve durata (massimo 6 anni) per arrivare a 20 anni (Bfp ordinari), con gli interessi che crescono e maturano nel tempo (generalmente ogni triennio e quadriennio). I soldi sono garantiti dallo Stato Italiano e pertanto non andranno mai persi, e i risparmi cresceranno in rendimento. Non si tratta di cifre astronomiche, mentre per quanto riguarda i tassi di interesse possiamo dimenticarci quelli di tanti anni fa, però i Bfp rappresentano certamente un modo sicuro per avere un rendimento garantito nel tempo su delle somme risparmiate e per evitare che queste, a causa dell’inflazione, perdano valore.

E poi ci sono i titoli di stato: anche qui l’investimento può essere a breve, medio e lungo termine, ma il rendimento può essere maggiore rispetto ai Bfp (ciò può dipendere da diversi fattori). In ogni caso, acquistando titoli di stato si ottiene l’interesse dallo stesso Stato a cui si è fatto il “prestito”. I titoli di stato non ripagherebbero solo in caso di default del Paese, situazione a dire il vero molto rara (se i titoli di stato sono quelli di Paesi con economie in salute o comunque non sull’orlo del burrone).

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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