Come investire i propri risparmi è una delle domande che molti utenti si pongono perché vogliono veder crescere il loro denaro accumulato, non sapendo ancora dove impiegarlo di preciso. Investirlo nel mattone? Il tempo non è roseo, ma potrebbe esserlo un domani, così acquistare un immobile oggi potrebbe valere molto di più di quanto speso un domani. Poi ci sono altri elementi da non sottovalutare: la prima cosa da fare per veder crescere i propri soldi, ad esempio, è risparmiare, non spendere. Ma il denaro perde valore con il passare del tempo e perciò bisogna saperlo investire e investirlo bene. Ma dove?
Come investire i nostri soldi: conto corrente o conto deposito?
È preferibile depositare i nostri risparmi sul conto corrente o sul conto deposito? Se l’obiettivo è quello di veder crescere i nostri risparmi (anche se di poco o di pochissimo), allora parcheggiare le nostre somme sul conto corrente non ci servirà a nulla. Meglio un conto deposito, magari uno di quelli che le banche offrono per acquisire muova clientela tramite offerte accattivanti e vantaggiose, ovvero con un tasso di interesse sulle somme depositate più elevato rispetto alla media. Infatti, in media, sui conti deposito non si guadagna molto sulle somme depositate, e per questo motivo è preferibile affidarsi a un comparatore di conti deposito che confronti le offerte del momento e ci riveli così quale sia la più vantaggiosa, a lungo termine ovviamente.
Come investire in Bfp e titoli di stato e perché
Altra soluzione riguarda le Poste, e più precisamente i buoni fruttiferi postali. Al momento ci sono diverse tipologie di Bfp sulle quali investire, si parte da quelli a breve durata (massimo 6 anni) per arrivare a 20 anni (Bfp ordinari), con gli interessi che crescono e maturano nel tempo (generalmente ogni triennio e quadriennio). I soldi sono garantiti dallo Stato Italiano e pertanto non andranno mai persi, e i risparmi cresceranno in rendimento. Non si tratta di cifre astronomiche, mentre per quanto riguarda i tassi di interesse possiamo dimenticarci quelli di tanti anni fa, però i Bfp rappresentano certamente un modo sicuro per avere un rendimento garantito nel tempo su delle somme risparmiate e per evitare che queste, a causa dell’inflazione, perdano valore.
E poi ci sono i titoli di stato: anche qui l’investimento può essere a breve, medio e lungo termine, ma il rendimento può essere maggiore rispetto ai Bfp (ciò può dipendere da diversi fattori). In ogni caso, acquistando titoli di stato si ottiene l’interesse dallo stesso Stato a cui si è fatto il “prestito”. I titoli di stato non ripagherebbero solo in caso di default del Paese, situazione a dire il vero molto rara (se i titoli di stato sono quelli di Paesi con economie in salute o comunque non sull’orlo del burrone).
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