Rc auto familiare al via oggi: cosa cambia e chi ci va a guadagnare
Rc auto familiare: dal prossimo rinnovo si potrà stipulare una polizza per il proprio veicolo usufruendo della migliore classe di merito del nucleo
Da oggi, lunedì 17 febbraio 2020, entra in vigore la nuova normativa relativa all’Rc auto familiare; quindi, già a partire dal prossimo rinnovo, si potrà stipulare una polizza per il proprio veicolo, auto o moto indistintamente, usufruendo della migliore classe di merito tra quelle presenti nel nucleo familiare. Un emendamento presente nel decreto Milleproroghe, però, apporta una modifica che ne depotenzia l’azione: in caso di incidente con risarcimento superiore ai 5mila euro si possono perdere fino a 5 classi di merito.
Rc auto familiare: “potenziata” la Legge Bersani
Con le nuove disposizioni in merito all’Rc auto familiare, contenute nell’ultimo decreto fiscale (Dl 124/2019), che entrano in vigore da lunedì 17 febbraio, dopo lo slittamento deciso a metà dicembre, viene di fatto potenziata la Legge Bersani del 2007. Quest’ultima, infatti, prevedeva la possibilità di utilizzare la migliore classe di merito presente nel nucleo familiare per tutti i membri dello stesso al momento di assicurare un veicolo acquistato, nuovo o usato che fosse, dello stesso tipo (la classe passava esclusivamente da auto ad auto o da moto a moto, in pratica).
Adesso, le assicurazioni avranno l’obbligo in tutti i casi di rinnovo di applicare la classe di merito più favorevole tra quelle presenti nel nucleo familiare come risultante dall’ultimo attestato di rischio per polizze già stipulate. Inoltre, la classe di merito maggiormente conveniente potrà essere estesa anche a un’altra categoria di veicolo, quindi, da auto a moto o viceversa, a patto che non si siano causati sinistri nei cinque anni precedenti.
Quanto si risparmia?
Per chi ha un po’ di dimestichezza con il mondo delle assicurazioni è chiaro che la nuova normativa sull’Rc auto familiare potrebbe consentire un risparmio consistente. Un giovane alla sua prima polizza per la moto, per esempio, non partendo dall’ultima classe (la 14esima) ma da quella applicata all’auto del padre (la prima o la seconda, le più “economiche”) potrebbe risparmiare anche mille euro. Detto ciò, è possibile aspettarsi, mediamente, un rialzo dei premi da parte delle assicurazioni che tenteranno di ridurre gli effetti della norma sui propri utili.
Inoltre, un emendamento ha notevolmente ridotto il fascino, per così dire, delle nuove disposizioni: in caso di sinistro, se il risarcimento dovuto supera quota 5mila euro, invece, di due classi come prima, si potrebbero perdere fino a 5 classi di merito con l’entità della retrocessione, tra l’altro, a discrezione delle compagnie assicurative.
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