Oggi, lunedì 17 febbraio, si celebra la festa dei gatti 2020: uno degli animali più inflazionati e visibili sui social network ha anche la sua festa e cade proprio il 17 febbraio. Una data non casuale, ma scelta appositamente per una serie di motivi che ora andremo a illustrare. In Italia la festa si celebra da ben 30 anni, ovvero dal lontano 1990, per cui se oggi vedete più gattini del solito sulle vostre bacheche social sapete il perché.
Festa dei gatti 2020: perché si celebra il 17 febbraio
La data, come dicevamo, non è stata scelta a caso, bensì è stata adottato dopo un sondaggio effettuato negli anni Novanta dalla rivista Tuttogatto. Si scelse il mese di febbraio per due motivi principali: innanzitutto è il periodo degli Acquario, considerato il segno zodiacale principe per gli spiriti liberi e indipendenti, così come lo sono i gatti; secondo poi perché febbraio è noto anche come il mese dei gatti e delle streghe, due figure spesso associate, soprattutto nel Medioevo, prima che il felino venisse rivitalizzato e “purificato” dalla sua aurea malvagia nel Rinascimento. Il 17 è stato scelto per il suo valore simbolico, in quanto i gatti – in particolar modo quelli neri – erano e sono tuttora considerati sinonimo di sfortuna, senza però che sia considerata l’ipotesi contraria, ovvero il fatto che i gatti hanno 7 vite, e che quindi possono essere considerati anche portatori di buoni auspici.
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Festa dei gatti 2020 in Italia: un po’ di numeri
La festa dei gatti 2020 è anche una buona occasione per snocciolare un po’ di numeri, ovvero i risultati di una ricerca del Censis a proposito degli animali domestici. Gli italiani sono infatti i secondi in Europa per il numero di animali domestici posseduti (53,1 animali da compagnia ogni 100 abitanti), secondi solo all’Ungheria (54,2%). E i gatti, nella classifica degli animali domestici posseduti dagli italiani, occupano il secondo gradino più alto del podio, superati solo dagli uccelli (12,9 milioni contro 7,5 milioni), ma comunque superiori ai cani (“solo” 7 milioni).
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