Sarà una settimana cruciale per il governo giallo-rosso, con l’acuirsi della crisi tra IV e i partiti maggiori che sostengono l’esecutivo (M5S e PD). La diserzione di Teresa Bellanova ed Elena Bonelli all’ultimo consiglio dei Ministri ha certificato una crisi aperta, de facto, subito dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Il colloquio del premier Conte con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non sembra essere stato risolutivo. Al contrario. Il voto di mercoledì sul decreto milleproroghe (al quale viene apposta la fiducia) sarà il primo vero banco di prova per la tenuta dell’esecutivo dopo l’approvazione della legge di bilancio. In quel caso, però, tutte e quattro le forze politiche che sostengono l’esecutivo parteciparono alla stesura della legge di bilancio e diedero il visto buono, lasciando uno scarso margine d’incertezza.
Il nodo sulla prescrizione come detonante della crisi. Le parole di Giuseppe Conte e di Teresa Bellanova (IV)
Nonostante fossero stati scacciati i venti di crisi, la necessità di trovare un accordo urgente sulla riforma della giustizia ha mandato in fibrillazione la maggioranza. Mentre PD, M5S e LeU hanno trovato un accordo attorno al “lodo Conte bis“, Italia Viva ha continuato a fare muro e non si è seduta al tavolo delle negoziazioni. Adesso, Renzi prova a deviare il discorso e a parlare di economia e lavoro, assicurando che siano queste le priorità del governo.
Giuseppe Conte, dal canto suo, cerca di parlare il meno possibile di Matteo Renzi, nonostante il gran numero di domande legate al suo rapporto con il leader di Italia Viva. Giuseppe Conte ha assicurato di non star cercando maggioranze alternative e conferma di voler portare avanti il programma di governo. “Io non ho nessun problema con Matteo Renzi e non ho alcun problema con gli esponenti di altre forze politiche. Ma non le avrò mai, perché non è nel mio temperamento, nel mio carattere. Se io devo lavorare per realizzare il programma di governo, l’avverto così tanto su un piano giuridico-morale che lo realizzerai mettendo da parte qualsiasi personalismo.”
Anche la capo delegazione di Italia Viva al governo, la ministra Teresa Bellanova, prova a buttare acqua sul fuoco: “Io sto impegnando tutte le mie energie, se a qualcuno sembra che questo sia il lavoro che porta a una crisi vuol dire che hanno una idea diversa della funzione dei ministeri e dei ministri.” Poi, però, punzecchia le principali forze di maggioranza: “Se pensano che sia meglio fare senza chi, in modo ragionevole, pone delle criticità e chiede un impegno più forte, allora potranno fare a meno di noi.”
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