Contributi Inps 2020: prescrizione per tutti i dipendenti privati. La circolare
Contributi Inps 2020: dal 1° gennaio 2020 non si può più regolarizzare i periodi di contribuzione caduti in prescrizione prestati alle dipendenze di privati
Contributi Inps 2020: torniamo a parlare di un argomento di cui ci occupiamo spesso. Con la circolare n. 25 del 13 febbraio 2020 l‘Inps ha fornito chiarimenti aventi ad oggetto la “Prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alla Gestione dipendenti pubblici”. In particolare la Circola ha per oggetto i “Chiarimenti in materia di valorizzazione dei periodi relativi alla contribuzione prescritta e modalità di applicazione dell’istituto della rendita vitalizia di cui all’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338”.
Contributi Inps 2020, come comportarsi
Tra le altre informazioni nella citata circolare si ricorda che i datori di lavoro diversi dalle pubbliche amministrazioni sino al 31 dicembre 2019 hanno potuto regolarizzare, con le modalità in uso nella Gestione pubblica, l’omessa contribuzione riferita ai periodi di servizio con obbligo di iscrizione a tutte le casse pensionistiche ex Inpdap, inclusa la CPI, entro il termine individuato dalla circolare n. 117/2018.
A decorrere dal 1° gennaio 2020, al fine di rendere utili in tutte le casse pensionistiche ex Inpdap (CPDEL, CPI, CPS, CPUG, CTPS) i periodi retributivi per i quali la contribuzione risulti dovuta e prescritta, è necessario costituire la rendita vitalizia di cui all’articolo 13 della legge n. 1338/1962, la cui domanda può essere presentata o dal datore di lavoro che ha omesso il versamento della contribuzione o dal lavoratore.
I periodi ovvero le differenze retributive afferenti alla contribuzione pensionistica potenzialmente prescritta, indicati nelle denunce contributive inviate a decorrere dal 1° gennaio 2020, saranno resi disponibili per le prestazioni, sia ai fini del diritto che della misura, previa acquisizione degli atti interruttivi della prescrizione ovvero previa verifica con esito positivo del regolare versamento dei contributi. Nei casi in cui i versamenti non siano stati rinvenuti negli archivi dell’Istituto, le Strutture territoriali potranno attestare la regolarità del versamento previa presentazione da parte del datore di lavoro di idonea documentazione comprovante il regolare versamento (quietanze di versamento, mandati quietanzati, c/c postali).
Circolare n. 25/2020
Al link è possibile scaricare la versione integrale della circolare Inps in cui, tra le altre informazioni, è possibile leggere i dettagli delle indicazioni operative per la costituzione della rendita vitalizia.
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