Continuane le prese di posizione sulla tenuta del governo da parte di Italia Viva, una delle quattro forze che sostengono la maggioranza. Tra gli ultimi interventi, ecco il punto di vista espresso in una recente intervista al quotidiano Il Foglio dal renziano Luigi Marattin – uno dei fedelissimi dell’ex segretario dem.
Marattin ha assicurato: “siamo serafici come non mai. Però bisogna verificare se questa esperienza può proseguire o meno. Noi ancora ci crediamo, ma l’esistenza delle condizioni per andare avanti devono essere verificate nei prossimi giorni”. Tale verifica sembra essere legata alla fiducia sul decreto milleproroghe e, in particolare, alla risoluzione del nodo sulla prescrizione. Se per la prima sembrano esserci tutti i numeri (approvazione del milleproroghe), sulla riforma avanzata da Bonafede si aspetta una vera e propria battaglia, con i renziani pronti a votare insieme alla Lega. Nonostante il momentaneo cessate il fuoco, IV rimane sugli scudi e sembra pronta a dare battaglia.
Marattin contro “atteggiamento acchiappa-slogan” dei 5 Stelle
Non a caso, nell’intervista rilasciata al Foglio, Marattin ha chiosa: “Che si fa su prescrizione e autostrade, temi niente affatto risolti ma solo rimandati? E quali saranno le priorità della legge di bilancio 2021? Ricordo che il Def va scritto entro il 10 aprile”. Marattin ha rincarato la dose chiedendosi se sul tema dell’acqua pubblica e delle chiusure domenicali “dobbiamo aspettarci lo stesso atteggiamento acchiappa-slogan da parte del M5S?”.
Infine parlando delle proposte per il rilancio dell’economia e del mercato del lavoro, Marattin ha corroborato la tesi lanciata da Renzi di un grande investimento per la crescita. Per il responsabile economico di Italia Viva c’è bisogno di “una riforma radicale dell’Irpef per un fisco più leggero e semplice, e un piano per sbloccare investimenti e cantieri”.
Le ultime sulla crisi di governo, ultime notizie
Mentre l’asse tra PD, M5S e LeU sembra rinsaldarsi con il passare dei giorni – anche in virtù del possibile nome comune trovato per le regionali in Campania -, Italia Viva appare sempre di più come un corpo estraneo rispetto dalla maggioranza. Mattarella ha convocato Conte al Quirinale, qualche giorno fa, proprio per far luce sulla tenuta dell’esecutivo. Dalle indiscrezioni trapelate dal Colle, in caso di crisi di governo e fine dell’esperienza del Conte bis, il ritorno alle urne in autunno sarebbe non solo inevitabile ma addirittura auspicabile. Si tratta in ogni caso di scenari e ipotesi tutte da verificare.
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