Pensioni ultime notizie: Quota 100 un “errore”, ecco perché per Rossi
Pensioni ultime notizie: continuano i commenti negativi su Quota 100, considerata un errore. A spiegare il perché l’economista Nicola Rossi.
Pensioni ultime notizie, l’economista Nicola Rossi, ex presidente dell’Istituto Bruno Leoni e tra i teorici della flat tax, nell’intervista rilasciata a formiche.net, ha parlato anche di Quota 100, definendola un errore, nonché una ripetizione del passato che già fu poi “punita” con la riforma Dini. Pur dovendo concedere della flessibilità che ammorbidisse i rigidi paletti della Legge Fornero, Quota 100 non è stata a suo avviso una buona soluzione. Quindi propone una flessibilità in uscita che sia sostenibile, l’unica soluzione percorribile al momento, considerando che al taglio del Pil incidono in prevalenza il “ridotto tasso di crescita della produttività e il crescente peso del debito pubblico”.
Pensioni ultime notizie: Rossi, “Quota 100 fu un errore”
“La Quota 100 è stata un errore”, ha affermato Rossi, che poi ha aggiunto: “Bisognava intervenire chirurgicamente per restituire un po’ di flessibilità al sistema irrigidito dalle scelte del 2011”. Ma la conclusione è stata un’altra: “Stiamo tornando ad avere le pensioni di annata come le avevamo un quarto di secolo fa”. Qualcosa di simile successe poco più di 25 anni fa, ricorda l’economista, con la diretta conseguenza che alla fine “si andò alla riforma Dini”.
Pensioni ultime notizie: flessibilità in uscita, quale soluzione?
Ma allora quale sarebbe la soluzione per Nicola Rossi? Nulla di nuovo, visto che parla di una soluzione già immaginata allora. Ovvero, “flessibilità in uscita attuarialmente sostenibile”. Insomma, “sarebbe molto più utile utilizzare qualche risorsa per costruire un sistema di prestiti contributivi per gli occupati con carriere discontinue”. Ed è proprio questo il problema che viene maggiormente affrontato da governo e sindacati, oltre alla forma di uscita anticipata che andrà a sostituire Quota 100: garantire una pensione ai giovani lavoratori di oggi, penalizzati dal metodo interamente contributivo, nonché dalla precarietà che conduce a carriere alternate e discontinue.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it