In un’epoca popolata da teorie del complotto e diffidenza nella scienza Lunar City rappresenta un’occasione imperdibile per ricordare le grandi conquiste degli uomini e i progetti futuri che ci porteranno ancora più lontano. L’emozionante documentario, in programmazione nel circuito cinematografico The Space lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19 febbraio 2020, è il secondo lungometraggio di Alessandra Bonavina dopo l’esordio alla regia con la pellicola Clare, un’ambasciatrice a Roma.
Il lungometraggio, diffuso da Vision Distribution e prodotto da ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Regione Lazio, Next One Film Group in collaborazione con INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, ESA – European Space Agency, ha potuto contare sulle straordinarie testimonianze di Jim Bridenstine, Tracy Dyson, Heather Paul, Robert Howard, Lisa Spence. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Lunar City!
Lunar city: trama e anticipazioni del documentario al cinema
Il documentario di Alessandra Bonavina ripercorre gli emozionanti momenti dello sbarco sulla Luna avvenuto il 20 luglio 1969. Partendo dunque dal nostro glorioso passato, la pellicola ci porta alla scoperta degli incredibili passi in avanti che la tecnologia ha fatto da quel fatidico e indimenticabile giorno. L’esperienza sul satellite naturale della Terra ha infatti permesso agli studiosi di verificare ipotesi fino a quel momento basate solo su calcoli teorici ed elaborare con maggiore precisione progetti futuri come l’esplorazione di Marte.
Superati dei limiti apparentemente invalicabili, Lunar City, attraverso immagini spettacolari, filmati d’archivio e le testimonianza di chi ogni giorno si batte per il progresso, ci mostra l‘attuale obiettivo della scienza: costruire una stazione tra la Luna e la Terra permettendo così agli astronauti di muoversi nello spazio interplanetario. L’ardita impresa potrebbe infatti cambiare per sempre la nostra visione del mondo e svelare alcuni dei segreti che cela il nostro amato e misterioso Universo.
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