Gli ultimi sondaggi elettorali di EMG mostrano un piccolo spostamento dell’elettorato verso i partiti più grossi, a discapito di quelli più piccoli.
La Lega per esempio risale sopra il 30% al 30,1%, crescendo di due decimali, così come il Movimento 5 Stelle, che interrompe la discesa e va al 14,4%.
È invece stabile al 21,5% il PD con cui già EMG è il più generoso di tutti gli istituti.
Bene Fratelli d’Italia che guadagna uno 0,3% portandosi all’11,9%. Un decimale lo raggranella anche Forza Italia, ora al 6,3%.
In leggera discesa Italia Viva, che comunque con EMG prende più che presso altri sondaggi elettorali, il 5%
La Sinistra è ferma al 2,6%, mentre Azione perde lo 0,3% scendendo al 2,2%.
+Europa con l’1,9% supera i Verdi all’1,7% guadagnando uno 0,1%.
Va male Cambiamo! di Toti che scivola al 0,8%. Sono fermi i partiti più piccoli all’1,6%
A livello di fiducia verso il leader vi sono pochi cambiamenti. Conte, al 32%, perde un punto rimanendo più lontano da Salvini e Meloni che sono in testa con il 34%. Recuperano un punto sia Di Maio che Santori, ora al 18%, mentre cala al 16% Calenda.
Sempre ultimo Crimi al 10%
L’attualità è fatta dalle fibrillazioni tra Matteo Renzi ed il governo, ed EMG ha chiesto un’opinione agli italiani. Quasi metà di loro, il 49%, crede che il governo debba andare avanti. Oltre al 94% dei democratici e all’86% dei pentastellati la pensa così anche il 18% dei leghisti.
Sono il 40% invece quelli che credono debba terminare.
Sondaggi elettorali EMG, Conte preferito a Renzi, ma gran parte non si esprime
Alla domanda diretta su chi si preferisce tra Conte e Renzi il 45% non risponde, probabilmente non gradendo nessuno dei due. Tra gli altri vince nettamente Conte, 39% al 16%.
Tra le questioni sul tappeto che nutrono la querelle tra Italia Viva e governo vi sono prescrizione e reddito di cittadinanza.
Sulla prima una maggioranza relativa del 47%, che diventa 78% tra gli elettori M5S, pensa che una sua riforma, assieme a una riforma della giustizia, siano prioritarie. Il 30% crede di no, mentre il 23% non si esprime.
Sul reddito di cittadinanza invece il giudizio è severo. Il 47% lo vorrebbe abolito, il 36% modificato e solo il 12% mantenuto. Persino il 47% dei pentastellati vorrebbe dei cambiamenti
Gli elettori di centrodestra, infine, vogliono che Salvini si tenga lontano dalla tentazione di dialogare con il governo o addirittura formare un governo di larghe intese, ma preferiscono che continui a chiedere elezioni. È di questa opinione il 56% di essi, mentre per il 32% può lavorare a un nuovo governo e solo per il 9% può influire su un nuovo governo dialogandoci.
Una buona notizia per Salvini è probabilmente il fatto che per il 56% la questione dei flussi migratori è più urgente oggi di un anno fa
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati su un panel telematico di 1564 casi tra il 18 e il 19 febbraio
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