Casa in legno: normativa in Italia, pro e contro. Come funziona

Pubblicato il 26 Febbraio 2020 alle 21:25 Autore: Claudio Garau

Casa in legno: i vantaggi e gli svantaggi pratici della scelta di costruire con questo materiale. Le norme vigenti da ricordare.

Casa in legno normativa in Italia, pro e contro. Come funziona
Casa in legno: normativa in Italia, pro e contro. Come funziona

Acquistare una casa è sempre una scelta delicata, sia per le ingenti somme di denaro che talvolta è necessario sborsare, sia per altri fattori e variabili che il privato deve considerare per effettuare la miglior scelta possibile (ubicazione dell’abitazione, impianti, struttura ecc.). E c’è un elemento ulteriore da non sottovalutare, vale a dire il tipo di materiale con cui è edificata. Vediamo allora più da vicino questo argomento e cerchiamo di capire quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una casa in legno, considerando anche le norme valevoli per questo tipo di abitazione.

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Casa in legno: quali vantaggi e svantaggi

Soffermiamoci subito sul fattore opportunità: conviene o no edificare una casa in legno? Ebbene, i vantaggi pratici non mancano in quanto le case prefabbricate in legno sono immobili con:

  • alte prestazioni energetiche e minori consumi;
  • isolamento acustico e termico;
  • design ed estetica gradevoli;
  • ecosostenibilità;
  • velocità di costruzione;
  • sicurezza antisismica;
  • comfort abitativo;
  • flessibilità e adattabilità progettuale.

Inoltre una costruzione in legno può essere adibita non soltanto ad abitazione, ma può anche essere edificata allo scopo di servire come sopraelevazione, garage o addirittura struttura ricettiva. E, comunque, sono i dati statistici che confermano i vantaggi pratici di una casa in legno, dato che nei paesi del Nord Europa, ma anche negli USA o in Canada, la casa in legno è diventata una costruzione diffusa come tutte le abitazioni tradizionali. In particolare poi va rimarcato che una casa in legno rispetta le fondamentali norme di bioedilizia, trovando un equilibrio con l’ambiente e il risparmio di risorse.

Gli svantaggi di una casa in legno non sono tantissimi, specialmente se rapportati ai vantaggi. Ne possiamo individuare quattro:

  • rischi di infiltrazioni e di umidità;
  • manutenzione più frequente che nelle abitazioni tradizionali;
  • eventuali difficoltà nell’effettuare modifiche posteriori alla costruzione;
  • non facile “rivendibilità” dell’immobile, stante l’attuale scarsa diffusione, almeno in Italia, di tali opere.

È chiaro insomma che al momento della scelta di un nuovo immobile, andranno soppesati i pro e i contro e pertanto tale scelta dipenderà da valutazioni squisitamente discrezionali.

Quali regole normative rispettare? il permesso di costruire

La casa in legno, laddove sia “fissata” al terreno, ovvero sia inamovibile al pari di un’abitazione in cemento, necessita di un permesso di costruzione (se viceversa è mobile, ovvero di piccole dimensioni e con le ruote, il permesso non è necessario). Ciò è ovvio anche perché, in queste circostanze, all’edificazione conseguono sempre tutti gli allacci alle fognature, rete elettrica e idrica. Ma a chi va chiesto il permesso?

Ovviamente sarà il Comune del luogo in cui si trova il terreno edificabile l’ente che darà o meno il permesso, con provvedimento amministrativo emesso tramite lo Sportello unico per l’edilizia. Tuttavia, chiedere il permesso non è operazione esente da spese, in quanto è necessario pagare contestualmente i contributi di costruzione e altri oneri comunali che l’ente locale ha predisposto all’interno del suo regolamento edilizio.

Che rischi ci sono a costruire senza farlo sapere a nessuno, ovvero senza permesso? Il pericolo è quello di incappare nel reato di abuso edilizio, che comporta l’emissione di sanzioni non lievi e anche la possibilità della distruzione della casa in legno (a patto che l’interessato non riesca ad ottenere – in via del tutto eccezionale – un’autorizzazione in sanatoria ex post).

Inoltre quando si vuole far costruire una casa in legno, sarà auspicabile rivolgersi ad aziende e tecnici specializzati, ovvero soggetti ben preparati e competenti in questo specifico campo, che progettino e montino l’abitazione e che sappiano dare adeguate rassicurazioni riguardo alla conformità dell’abitazione alle norme vigenti in ambito antincendio, efficienza energetica e antisismico. Anzi, il Comune al fine di dare il citato permesso domanderà la presentazioni della documentazione tecnica redatta dai professionisti coinvolti nell’edificazione della struttura.

L’ente locale presso cui ci si rivolge con la domanda e viene depositato il progetto, dovrà peraltro verificare che la costruzione rispetti la normativa nazionale del Testo Unico sull’edilizia, che il terreno sia effettivamente edificabile e dovrà capire se il terreno sia o meno incluso nel piano regolatore oppure se in esso vi siano o meno aree pubbliche. Trattandosi di casa in legno, il materiale naturale in questione obbligherà ad avere anche le cosiddette “autorizzazioni paesaggistiche”.

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In quale luogo è possibile costruire?

Prima di chiedere il permesso, però l’interessato presumibilmente si farà la seguente domanda: dove posso costruire la casa in legno? Ebbene, la risposta è semplice: su un qualsiasi suolo di proprietà o su cui vi sia un diritto reale di superficie. In altre parole, non è possibile edificare:

  • sopra terreni agricoli;
  • sopra terreni pubblici;
  • sopra terreni non edificabili o con vincoli paesaggistici;
  • sopra terreni di terzi.

Concludendo, è chiaro che l’opzione di costruire una casa in legno comporta dover valutare tutta una serie di elementi che potrebbero far propendere per tale costruzione o che, viceversa, potrebbero far spostare l’attenzione verso l’acquisto di un’abitazione più tradizionale. Appare allora quasi superfluo ricordare che si tratta di una valutazione legata alla discrezionalità individuale.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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