In seguito alla diffusione negli ultimi giorni del Coronavirus Covid-19 che ha causato diverse morti e più di 300 contagi in alcune regioni italiane (al momento Lombardia, Veneto, Piemonte, EmiliaRomagna, Sicilia, Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha firmato il decreto attuativo contenente le misure per limitarne la propagazione. Per ciò che concerne la Serie A , per evitare che il contagio avvenga anche negli stadi dove il flusso di persone è assolutamente abbondante, alcune partite si giocheranno a porte chiuse.
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Le partite a porte chiuse
Le partite che si svolgeranno a porte chiuse sono Udinese–Fiorentina (sabato 29 febbraio ore 18), Milan-Genoa (domenica 1 marzo ore 12.30), Parma-SPAL (domenica 1 marzo ore 15), Sassuolo-Brescia (domenica 1 marzo ore 15) e Juventus-Inter (domenica 1 marzo ore 20:45). Tale decisione permetterà il proseguimento del campionato nonostante la grave emergenza nazionale ed inoltre eviterà di falsare la stessa Serie A: un eccessivo numero di partite rinviate infatti avrebbe potuto influire psicologicamente sui giocatori delle varie squadre coinvolte, i quali non avrebbero più avuto la giusta percezione della posizione di classifica e avrebbero rischiato di non giocare per più giornate di fila perdendo anche il ritmo partita.
Inoltre, a questo punto della stagione pieno di impegni di coppe europee e nazionali sarebbe stato quasi impossibile trovare date disponibili in cui andare successivamente a disputare le gare eventualmente rinviate. Ad aggiungersi a questi numerosi impegni, a giugno inizierà anche l’Europeo.
Rimborso biglietti
Dopo la misura intrapresa con le partite a porte chiuse per salvaguardare la salute dei cittadini e dei tifosi, si pone il problema riguardante il rimborso dei biglietti acquistati. Il regolamento che detta le condizioni di vendita di alcune società (Atalanta, Brescia, Inter, Juve, Lecce, Genoa, Roma, Sampdoria, Spal, Udinese) prevede il non diritto al rimborso in caso di obbligo di disputare partite a porte chiuse, non essendo la causa correlata ad una responsabilità del club. I restanti club prevedono invece il rimborso per i match non aperti al pubblico.
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