Pesticida arance e pere pericoloso per i bambini: come si chiama

Un pesticida arance e pere risulta essere pericoloso per i bambini: ecco come si chiama e quali sono gli effetti che può causare.

Pesticida arance e pere pericoloso per bambini
Pesticida arance e pere pericoloso per i bambini: come si chiama

Un pesticida utilizzato per arance e pere, soprattutto per contrastare l’invasione della cimice asiatica, elemento deleterio per le nostre coltivazioni, risulta essere pericoloso per i bambini, in quanto va ad altare alcune zone del cervello, in particolar modo nei soggetti più piccoli. Inoltre è pericoloso anche per i feti, visto che potrebbe contribuire a danneggiare la formazione. La Commissione Europea è intervenuta in tal senso vietando l’utilizzo del pesticida a partire dallo scorso 31 gennaio: la motivazione ufficiale è che tale prodotto risulta essere neotossico per lo sviluppo.

Pesticida arance e pere: come si chiama, ecco il nome

Le molecole del pesticida incriminate portano il nome di chlorpyrifos (usata sulle arance) e di chlorpyrifos-methyl (usata prevalentemente sulle pere). Il Salvagente ha riportato i risultati di un’indagine condotta in laboratorio su frutti sui quali è stato usato il pesticida prima del divieto dello scorso gennaio. I campioni prelevati sono stati 10 pere e 10 arance. Per quanto riguarda le pere, l’indagine ha riportato che sul 20% di questi frutti c’era il chlorpyrifos-methyl, mentre sul 40% delle arance sono state trovate tracce di chlorpyrifos (nel 10% si trattava di chlorpyrifos-methyl).

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Il portale parla comunque di prodotti confermi alla vendita, con concentrazioni di tali molecole al di sotto delle soglie di legge al momento della commercializzazione, tranne in un caso. Considerando però che per un adulto è consigliato ingerire massimo 0,07 milligrammi di chlorpyrifos (ovvero 4-5 frutti) per un bambino di 20 chili la soglia si abbassa notevolmente, visto che bastano due arance per ingerire quantità sconsigliate di pesticida. Questi sono i numeri relativi alla dose giornaliera tollerata stabilita dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, corrispondenti a 0,001 mg per chilo di peso corporeo.

Stando all’analisi effettuata in laboratorio è risultato che le pere sono i frutti ad aver subito un maggior numero di trattamenti prima della raccolta. Va anche detto che ci sono frutti più colpiti dalle infestazioni di cimice asiatica e funghi, come ad esempio l’alternaria, e la chimica ha spesso rappresentato un modo per salvare i prodotti alimentari e portarli sulla nostra tavola. Alla luce del recente divieto Ue, però, ci si chiede a che prezzo e soprattutto se possa esserci una soluzione alternativa altrettanto, se non più, efficiente.

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