Domenica 1 marzo 2020 si giocherà il big match di Serie A Juve – Inter. Seguendo le disposizioni di un recente decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, la partita si giocherà a porte chiuse: la causa di questa decisione è da addursi al coronavirus. Dopo 2-3 giorni di panico seminato da media e politica, nelle ultime ore si predica il ritorno alla calma (l’invito è spesso riferito dagli stessi divulgatori di panico). Il concetto chiave è: non sottovalutare il coronavirus, ma non è la peste bubbonica. Milano (e non solo) vuole riprendere a vivere e uscire da quella sorta di quarantena che nelle ultime sere ha vietato manifestazioni pubbliche e aperitivi. Anche la Serie A rientra tra le manifestazioni pubbliche per le quali vige il divieto di frequenza e dunque nelle ultime ore si è perfino parlato della possibilità di far giocare Juve – Inter a porte aperte.
Juve – Inter a porte chiuse: cosa dice il decreto
Il succitato decreto, all’articolo 1-a, recita quanto segue: “In tutti i comuni delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020”.
Juve – Inter a porte chiuse: ci sarà un passo indietro?
A dare l’annuncio di un possibile passo indietro sulle porte chiuse è stato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che ieri, nonostante fosse risultato negativo al tampone, ha deciso di indossare in diretta una mascherina protettiva e di autoisolarsi a causa di una sua stretta collaboratrice contagiata dal virus. Intervenuto a Radio Rtl 102.5 ha riposto una speranza nella regressione della diffusione del virus, “così vado a vedere anche io Juventus-Inter”. Il governatore ha dichiarato che si sta monitorando la situazione. “È come per le scuole, faremo un check sabato e poi decideremo”. Si attende comunque il via libera da parte di scienziati e dell’Iss per attenuare le disposizioni e revocare le misure prese. “Siamo i primi a volerle ridurre perché sono un danno all’economia e alla serenità dei nostri cittadini”. Intanto, come scrive la Gazzetta dello Sport, la Prefettura di Torino non si è ancora espressa sulla disposizione ufficiale, e la Lega Serie A non ha ancora diffuso il comunicato relativo alle partite con l’obbligo di stadi vuoti.
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Juve – Inter in chiaro in diretta tv: si può fare?
Si era parlato di mostrare il match Juve – Inter in chiaro, ma erano subito sorti i primi dubbi e perplessità. L’idea era buona ed era stata offerta da Sky, che avrebbe così permesso a tutti di vedere in chiaro una delle partite più attese dell’anno, penalizzata da uno stadio vuoto e quindi da un’atmosfera più povera, perché priva di tifo e supporto. Tuttavia c’è una legge che vieta questa possibilità, la legge Melandri in merito alla commercializzazione dei diritti tv del calcio. La legge, pertanto, non prevede la diretta in chiaro delle partite di Serie A e sarebbe ingiusto “preferire” un operatore televisivo rispetto a un altro. Servirebbe perciò un decreto lampo ad hoc, o la pronuncia dell’Antitrust, visto anche l’interesse di Rai e Mediaset di trasmettere la partita. L’impressione, al momento attuale, è che Juve-Inter sarà visibile in diretta tv solo su Sky e in streaming su Sky Go.
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