L’ultima settimana non presenta enormi cambiamenti nelle intenzioni di voto per i partiti rilevate dai sondaggi elettorali di EMG per Agorà.
La Lega rimane stabile in testa con il 30,1%, e allunga la distanza rispetto al PD che perde lo 0,3% e va al 21,2%. Anche se va detto che EMG rimane comunque l’istituto più generoso con il partito di Zingaretti rispetto agli altri.
Il Movimento 5 Stelle invece ha un piccolo rimbalzo, come già registrato da altri sondaggi, e va dal 14,4% al 14,6%.
Fratelli d’Italia raggiunge il 12% crescendo di un decimale, come Forza Italia, che va al 6,4%.
Italia Viva è stabile su un lusinghiero 5%.
Bene la Sinistra che è in aumento del 0,2% al 2,8%, mentre Azione perde un decimale, portandosi al 2,1%. +Europa è sempre ferma all’1,9% mentre i Verdi salgono all’1,8%.
Cambiamo! rimane allo 0,8%, e i partiti minori scendono all’1,3% perdendo tre decimali
Pochi i cambiamenti anche a livello di fiducia nei leader e nel governo. Si intravede una ulteriore erosione per il premier Conte, che perde un punto, e scende al 31% di apprezzamento. Giù anche Di Maio, Santori, Calenda e Toti. Solo Berlusconi guadagna un punto. In testa sempre Salvini e Meloni con il 34%.
Nel governo ha fiducia solo il 25% degli intervistati, contro il 26% di settimana scorsa, mentre coloro che ne hanno poca o per nulla raggiungono il 50%.
Sondaggi elettorali EMG, al Nord solo una minoranza non ha cambiato nulla per il Coronavirus
Ovviamente l’attualità politica è stata cancellata dall’emergenza Coronavirus. Solo il 54% non ha cambiato le proprie abitudini per paura del contagio. Il 38% evita luoghi affollati, il 12% ha limitato la vita sociale, l’8% ha comprato amuchina e mascherine, solo il 2% però lavora da casa e ha fatto scorte chiudendosi nella propria abitazione.
Ovviamente le differenze geografiche sono rilevanti. Al Nord, l’area più colpita. coloro che dicono di evitare luoghi affollati salgono al 48%, mentre scendono al 17% al Centro, per risalire curiosamente al 30% al Sud.
Secondo il 43% poi è giusto in queste occasioni restringere il potere decisionale delle regioni, come chiesto da Conte in seguito alle iniziative autonome di alcuni governatori. A pensarla così è anche il 70% dei pentastellati, il 55% degli elettori PD, ma anche il 37% dei leghisti.
Meno, il 36%, pensa che invece questo arebbe sbagliato
Questi sondaggi elettorali sono stati realizzati su un panel telematico di 1722 casi tra il 25 e il 26 febbraio
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