Nella corsa alle regionali marchigiane di primavera c’è un solo dato certo: se il centrosinistra ricandidasse l’attuale governatore Luca Ceriscioli, andrebbe verso una sconfitta netta. È quello che si evince leggendo i risultati dei sondaggi elettorali Tecnè per il Corriere Adriatico. E forse sono proprio stati i numeri della rilevazione, oltre che il pressing del Nazareno, a far fare a Ceriscioli un passo indietro, aprendo alla candidatura di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia appoggiato pochi giorni fa con una lettera di sostegno di 93 sindaci marchigiani.
Nei due dei sette scenari ipotizzati da Tecnè, Ceriscioli è risultato perdente, sia nel caso in cui alla corsa partecipasse l’ex rettore della Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, sia se tutto il centrosinistra si presentasse unito dietro di lui. Nella prima ipotesi, il distacco dell’attuale governatore dal candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è di 16 punti con Longhi al 15%. Nella seconda ipotesi, la distanza tra Ceriscioli e Acquaroli si riduce a 9 punti.
Altri tre scenari, vedono un diverso candidato di centrosinistra affrontare Acquaroli. E sono: Sauro Longhi, Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona e Lucia Annibali, deputata di Italia Viva. L’unica a dare qualche grattacapo a Acquaroli è Mancinelli, data dai sondaggi elettorali Tecnè a soli 3 punti di distanza dall’avversario (47,4% contro 50,6%). Il primo cittadino di Ancona si è però già chiamata fuori dalla partita. Più larghi i distacchi registrati dagli altri due candidati. Negli ultimi due scenari, che vedono anche la presenza di Longhi, il risultato sarebbe lo stesso con Acquaroli vincitore.
I risultati dei sondaggi elettorali Tecnè divergono, e non di poco, da quelli rilevati da un’indagine simile realizzata da Momentum per il circolo di Villa Fastiggi di Pesaro tra il 19 e il 24 febbraio 2020 (modalità mista Cati e Cami con margine di errore dello 3,4%). Qui Ceriscioli viene dato come candidato di centrosinistra più forte di Longhi, tanto da contendere la vittoria ad Acquaroli (solo tre i punti di distacco tra i due sfidanti, con il candidato di centrodestra al 51,8%).
I sondaggi elettorali Tecnè si sono chiusi con le intenzioni di voto. Nella regione, il centrodestra arriva a sfiorare il 50%. La Lega però, rispetto alle europee del 2019, perde 4 punti attestandosi al 33,2%. Anche Forza Italia fa un passo indietro dal 5,5 al 4%. I voti persi dagli alleati vengono recuperati da Fratelli d’Italia che raddoppia i suoi consensi, crescendo all’11,8%. Nel centrosinistra, il Pd prosegue il suo percorso di risalita, portandosi al 23,8% mentre la Sinistra passa dall’1,6 al 2,2%. Italia Viva debutta con il 3,6%, in linea con la media nazionale. Il Movimento 5 Stelle, invece, registra un sensibile calo anche nelle Marche (-4), scivolando al 14,6%.
Sondaggi elettorali Tecnè: nota metodologica
Data o periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: dal 17 al 18 febbraio. Campione rappresentativo della popolazione > 18 anni residente nelle Marche – Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intero campione). 1.000 CASI [TOTALE CONTATTI: 4.829 (100%) – RISPONDENTI: 1.000 (20,7%) – RIFIUTI/SOSTITUZIONI: 3.829 (79,9%)]. Metodo raccolta delle informazioni: cati – cami – cawi.
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