Certificato invalidità civile 2020: cosa fare se il medico non vuole farlo
Certificato invalidità: il documento è necessario per inoltrare la domanda relativa all’ottenimento di numerose prestazioni assistenziali
Certificato invalidità: il documento è necessario per inoltrare la domanda relativa all’ottenimento di numerose prestazioni assistenziali. Cosa fare se il proprio medico curante si rifiuta di rilasciarlo ostacolando quindi il procedimento di richiesta presso una commissione medica dell’Asl?
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Certificato invalidità: come si ottiene
Per avere diritto all’assegno di invalidità o all’accompagnamento, prima di recarsi di fronte alla Commissione medica dell’Asl, è fondamentale andare dal proprio medico curante e farsi rilasciare un certificato attestante una patologia invalidante. Una volta che il medico avrà inviato il certificato per via telematica all’Inps, il paziente – a cui è stata consegnata una ricevuta del suddetto certificato – ha 90 giorni per effettuare la richiesta di visita. Detto ciò, anche se poco probabile nel caso di manifeste problematiche di salute, il medico – d’altronde opera secondo la propria coscienza – potrebbe rilasciare un certificato che non giustifichi l’ottenimento dell’invalidità o dell’accompagnamento.
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Il parere del medico non è vincolante
Tale evenienza è stata recentemente presa in considerazione dalla Cassazione che ha dunque affermato come il rilascio di un certificato non attestante l’invalidità del richiedente da parte del medico curante di quest’ultimo non impedisce di ottenere comunque il beneficio. Insomma, la prestazione assistenziale può essere riconosciuta dall’Inps anche in seguito a parere negativo del medico curante del richiedente. Gli ermellini, infatti, hanno sottolineato come la certificazione rilasciata dal medico serva, di fatto, solo ad attivare la procedura: toccherà poi alla Commissione Asl, dopo aver esaminato tutta la documentazione medica prodotta da chi effettua la domanda, valutare la sussistenza dei requisiti necessari al riconoscimento del beneficio.
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D’altra parte, è chiaro che se il proprio medico non ha riconosciuto gli estremi per il riconoscimento del diritto all’invalidità difficilmente, a eccezione di casi molto particolari, questi verranno individuati dalla Commissione medica dell’Asl. Questo, però, non equivale alla mancata presentazione della domanda come sostenuto dall’Inps evidenziano dalla Cassazione: in poche parole, anche se il medico curante esprime parere negativo, l’iter della domanda deve proseguire e la Commissione deve accertare e quindi dare il proprio parere sulle condizioni di salute del richiedente.
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