Reddito di cittadinanza: pagamento febbraio 2020, come controllare

Pubblicato il 28 Febbraio 2020 alle 15:56 Autore: Guglielmo Sano

Reddito di cittadinanza: il pagamento della rata del sussidio fissata al 27 febbraio 2020, entro fine mese si riceverà l’accredito

Monete in mano
Reddito di cittadinanza: pagamento febbraio 2020, come controllare

Reddito di cittadinanza: il pagamento della rata del sussidio fissata al 27 febbraio 2020, entro giorno 29 la maggior parte dei beneficiari riceveranno l’accredito sulla card mentre alcuni dovranno aspettare la seconda metà del mese prossimo.  

Reddito di cittadinanza: la rata di febbraio

Ieri, giovedì 27 febbraio 2020, è scattato il pagamento della rata del Reddito di cittadinanza prevista per questo mese. Dunque, per chi ha fatto domanda tra marzo 2019 e gennaio 2020 si verrà accreditata la somma dovuta al massimo entro fine mese, giorno 29 febbraio. D’altra parte, chi ha presentato la domanda questo mese, come sempre avviene per le nuove attivazioni del sussidio, dovrà prima aspettare la comunicazione dell’esito positivo della richiesta, il ritiro della card, quindi, riceverà l’accredito a partire dal 15 marzo prossimo.

Aggiornare l’Isee e importi non spesi

Inoltre, come molti ormai sanno, per continuare a ricevere l’assegno, bisogna aggiornare il proprio Isee: chi non ha provveduto a farlo entro il 31 gennaio 2020 subirà una sospensione del pagamento. Una volta presentato il nuovo indicatore della situazione economica equivalente del nucleo si tornerà a ricevere la ricarica.

Ricordare la data del pagamento di mese in mese per i beneficiari del Reddito di cittadinanza è fondamentale: infatti, conoscendo il giorno della ricarica si può evitare di lasciare sulla propria card troppi soldi non spesi prima dell’erogazione della mensilità successiva; in caso contrario ci si vedrà sottratto tale importo, nei limiti del 20% dell’ammontare complessivo del beneficio, con l’assegno seguente.

Partita la Fase Due

Al momento sono quasi 40mila i beneficiari del Reddito di cittadinanza che hanno sottoscritto un contratto di lavoro. L’Anpal ha finora contattato circa 530mila beneficiari su 908mila che potrebbero stipulare il cosiddetto Patto per il lavoro: alla prima convocazione si sono presentati in 396mila e sono stati firmati quasi 263mila patti di servizio.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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