Governo e Parlamento: le 2 differenze basilari e cosa dice la Costituzione
Governo e parlamento: quali sono le differenze essenziali tra questi due organi statali? Come non sbagliarsi e non confonderli? Facciamo il punto
Potrebbe essere una differenza scontata o banale, ma non è così. In che cosa si distinguono tra loro Governo e Parlamento? Cosa dice la Costituzione a riguardo? Facciamo il punto e chiariamo quali sono ruolo e funzioni riconducibili al potere esecutivo o legislativo.
Governo e Parlamento: il rapporto di fiducia
Governo e Parlamento sono termini che troviamo quotidianamente nelle notizie di cronaca e di politica, ma il rischio di fare confusione tra essi, c’è. Infatti, se non si conoscono bene ruoli e funzioni dell’uno e dell’altro, è normale equivocare e non aver ben chiaro il quadro del funzionamento dello Stato.
Anzitutto, premettiamo che Governo e Parlamento, entrambi organi dello Stato ma ben distinti, sono legati dal cosiddetto “rapporto di fiducia“, ovvero una relazione imprescindibile e che sorregge il buon funzionamento della macchina dello Stato. Infatti, entro dieci giorni dalla formazione di un nuovo Governo, il Parlamento è chiamato ad esprimersi, votare per la fiducia e appoggiare o meno il programma dell’esecutivo. In pratica, ogni deputato della Camera ed ogni senatore del Senato dovranno dare o meno la fiducia, e quindi il proprio appoggio, al Governo nascente (e a quelle che saranno le sue future scelte e determinazioni). Il rapporto fiduciario, oltre che essenziale, ha un fondamento costituzionale, essendo previsto dall’art. 94 della Costituzione, il quale al primo comma afferma, in modo categorico: “Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere“.
Va rimarcato che se un Governo non riesce ad ottenere la fiducia delle due camere, oppure la perde durante il periodo di svolgimento delle funzioni proprie dell’esecutivo, ciò non significa che deve sciogliersi e che vadano intraprese le procedure per la formazione di un nuovo Governo. Le cosiddette “crisi di Governo” sono causate, tante volte, ad una rottura dei legami interni tra i partiti e formazioni politiche, e non sempre quindi ad una improvvisa assenza di fiducia da parte di Camera e Senato.
Le due differenze sostanziali tra esecutivo e parlamento
A questo punto, vediamo schematicamente quali sono le differenze essenziali tra Governo e Parlamento, in modo da non sbagliare e non equivocare:
- sul piano della composizione, il Parlamento è eletto dal popolo ed è articolato in 630 deputati della Camera e 315 senatori del Senato (art. 55, 56, 57 e 58 Cost.). Il Governo invece non è eletto dal popolo ed è fondamentalmente composto dal Presidente del Consiglio o Primo Ministro e da un numero variabile di ministri (art. 92 Cost.). Ognuno di essi ha un particolare carica in relazione al settore per il quale è stato nominato: ad es. giustizia, interni, esteri ecc.
- sul piano delle funzioni, il Parlamento è titolare della funzione legislativa, e pertanto può ideare, progettare, discutere e approvare le leggi. Camera e Senato sono altresì dotate di commissioni ad hoc, ciascuna operante su ambiti specifici, che hanno lo scopo di controllare, verificare e dare nuovi impulsi all’iniziativa legislativa o alle modifiche di leggi esistenti. Il Governo, invece, è titolare della funzione esecutiva, vale e dire ha il dovere di far eseguire in concreto il dettato delle leggi emanate dal Parlamento. Ma come? Attraverso i decreti attuativi, ovvero delle normative che, scendendo in dettaglio e nei particolari concreti, spiegano come si può attuare la legge nei casi pratici. Aprendo una brevissima ma doverosa parentesi, va ricordato che talvolta il Governo può avere una funzione legislativa (in virtù della legge n. 400 del 1988), ciò laddove il Parlamento lo deleghi a legiferare (con il decreto legislativo) oppure per ragioni di necessità ed urgenza che inducano ad avere una legge (o meglio un decreto legge che va poi convertito in legge), prima dei tempi lunghi delle due camere.
Concludendo, dovrebbe essere ormai chiaro – al termine di questa sintetica rassegna – il quadro delle differenze essenziali tra ruolo e funzioni del Parlamento e del Governo. Essi sono organi statali, entrambi determinanti per il buon funzionamento della democrazia in Italia e la loro sinergia è fondamentale per l’adozioni di leggi e decreti valevoli per tutta la collettività.
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