TFR e TFS con pensione: ecco chi aspetta 7 anni per avere i soldi
Chi va in pensione con Quota 100 deve attendere fino a 7 anni per avere il Tfr o Tfs: da qui la soluzione dell’anticipo con prestito, ma conviene davvero?
Quota 100 ha dato a tutti i lavoratori del pubblico impiego (e non solo) la possibilità di uscire con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Ma chi esce a 62 anni è obbligato ad attendere fino a 7 anni per la corresponsione del Tfr. Non solo il raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria, ovvero 67 anni di età, ma anche i 2 anni successivi, tempistica comune a tutti. A ricordarlo è stato il segretario generale di Confsal-Unsa, Massimo Battaglia, che ha parlato anche della proposta di anticipo del Tfr tramite prestito bancario agevolato. Ne ha parlato a Rai Radio Uno.
Tfr e Tfs con pensione: Battaglia, “prestito bancario non è la soluzione”
Pensata come una soluzione per ridurre i tempi di attesa, l’anticipo del Tfr-Tfs tramite prestito bancario agevolato pensato dal governo non è però quella salvezza che è stata annunciata a suo tempo e su cui poggia anche la soddisfazione del ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone. Per Battaglia, infatti, i lavoratori del pubblico impiego che vanno in pensione hanno diritto alla liquidazione e “non a un prestito bancario su cui bisogna comunque pagare interessi”. Peraltro “alcune banche già lo fanno all’1% e scendere è difficile”. L’idea migliore sarebbe quella di equiparare il pubblico impiego al lavoro privato, in modo tale che anche nel primo comparto la liquidazione venga corrisposta subito, proprio come avviene nel privato. “C’è una sentenza della Consulta che ha invitato il governo a risolvere la questione con una legge, non basta un prestito bancario”, ha ammonito Battaglia ai microfoni di Rai Radio Uno.
Non solo Tfr, Misiani su Quota 100: “Finirà il 31 dicembre 2021”
Altro tema chiave è quello di Quota 100, che finirà il 31 dicembre 2021. Il viceministro dell’Economia Antonio Misiani ha affermato che è in corso un dialogo con le forze sociali “per mettere in campo un meccanismo di flessibilizzazione dell’età di pensionamento che sia strutturale”. Nonostante la critica a Quota 100, che è una misura transitoria e quindi non strutturalmente post-Fornero, c’è comunanza di accordi su quanto debba durare la misura di pensione anticipata. “Sulla Quota 100 deve rimanere fermo il triennio di sperimentazione, che è utilissimo. Poi, se ci saranno ulteriori valutazioni da fare, si faranno. Per il momento trovo giustissimo mandare le persone in pensione a un’età equa”.
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