Influenza marzo 2020, gli ultimi dati emersi dal rapporto Influnet relativamente all’8° settimana dell’anno ci riportano diversi numeri interessanti. Ma ancor più interessante, in questo periodo, è saper distinguere l’influenza normale da quella legata al coronavirus, visto che i sintomi possono essere molto simili, se non pressoché identici. La diffusione mediatica di notizie inerenti il coronavirus, tuttavia, ha portato in auge suggerimenti e raccomandazioni utili anche per la “semplice” influenza, come le precauzioni da prendere per evitare il contagio (lavarsi le mani, in primis).
Influenza marzo 2020: cosa dice l’ultimo rapporto Influnet
Stando a quanto riportato nell’ultimo rapporto Influnet, che prende in esame il periodo 17-23 febbraio 2020, nell’8° settimana di quest’anno il numero dei casi di sindrome simil-influenzale continua la sua parabola discendente dopo aver raggiunto il picco stagionale nella quinta settimana del 2020 con un livello di incidenza pari a 12,7 casi per mille assistiti. Il livello di incidenza raggiunto si colloca all’interno della soglia di intensità media. Nel nostro Paese l’incidenza totale corrisponde a 9,5 casi per mille assistiti e la fascia di popolazione colpita maggiormente è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni, tra i quali si registra un’incidenza pari a 29,4 casi per mille assistiti. Nell’ultima settimana rilevata il numero dei casi stimati è pari a circa 572.000, per un totale di 6.196.000 casi individuati dall’inizio della sorveglianza.
Influenza marzo 2020 “normale” e coronavirus: le differenze e come distinguerle
Per sapere come distinguere l’influenza “normale” dal coronavirus è necessario fare riferimento alle fonti ufficiali e quindi alle comunicazioni del Ministero della Salute. I sintomi più comuni di una persona infetta da coronavirus includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, invece, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e morte. L’infezione dal nuovo coronavirus può causare sintomi leggeri come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più pesanti, come polmonite e difficoltà respiratorie. In generale i sintomi sono lievi e a inizio lento, mentre alcune persone, seppur infettate, non sviluppano sintomi né malessere. Inoltre, stando ai dati del Ministero, circa l’80% delle persone guarisce senza bisogno di cure speciali, mentre circa 1 persona su 6 si ammala gravemente, sviluppando difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelli con malattie pregresse, che possono essere tumori, diabete e malattie cardiache.
Sondaggi coronavirus: italiani confusi e preoccupati
Le differenze con la classifica influenza stagionale? Difficile definirle, visto che i sintomi sono simili (tosse, febbre e raffreddore) anche se sono causati da virus differenti. In caso di sospetto coronavirus, risulta necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
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